Sul portapacchi, sotto un pesante telone in plastica, veniva notata la presenza di un ciclomotore, in parte smontato, mentre nel vano posteriore tra la moltitudine di masserizie, bagagli ed effetti personali, veniva rilevata la presenza di un altro ciclomotore.
Alla espressa richiesta di fornire indicazioni S. S. E. M. riferiva di essere in viaggio per raggiungere Genova per il successivo imbarco per la Tunisia.
A conferma esibiva il biglietto di sola andata emesso dalla compagnia di navigazione con partenza da Genova ed arrivo a Tunisi.
Raggiunti gli uffici della Sottosezione di Ovada gli agenti della Polstrada procedevano a scaricare quanto presente sul mezzo ed a rinvenire nr. 2 ciclomotori di marca MBK – Booster, uno dei quali provento di furto consumato in data 29.11.2014 in Francia, il quale era sprovvisto della targa di identificazione.
Il secondo ciclomotore marca MBK – Booster, anch’esso risultava privo della targa di identificazione.
Entrambi i ciclomotori erano mancanti della targa d’immatricolazione, avevano il numero di telaio reso non individuabile mediante la rimozione ed un diverso posizionamento delle parti di protezione in plastica, ed, infine, la targhetta del costruttore era stata dolosamente rimossa. Sussistendo i gravi indizi di colpevolezza, rilevato il concreto pericolo che il B. C. in viaggio per la Nazione natia, potesse sottrarsi alla Giustizia Italiana allontanandosi dal territorio Nazionale, gli agenti della pattuglia si avvalevano della facoltà prevista al comma 2 dell’art. 384 del c.p.p. applicando la misura precautelare restrittiva della libertà personale del fermo di P.G.
Assolti gli obblighi di legge il fermato è stato condotto presso l’istituto di detenzione. Il fermo del 17.01.2015 è stato convalidato. Il GIP, in adesione alla richiesta del P.M., dopo l’interrogatorio di garanzia, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
I ciclomotori sottoposti a sequestro penale saranno restituiti ai proprietari.
27 gennaio 2015