Il direttore sanitario regionale, Fulvio Moirano, estensore del Piano sanitario che penalizza l’ospedale di Tortona sarà in città martedì 20 gennaio per il sopralluogo tanto atteso dai sindaci che speravano in un ripensamento sulla scelta di mantenere all’ospedale di Novi Ligure il Dipartimento di Emergenza ed accettazione che però alla luce delle dichiarazioni dell’assessore regionale Antonio Saitta, a questo punto non avrà alcun senso.
Saitta, infatti, ha “gelato” i sindaci del Tortonese: “Il Dea a Novi Ligure, come a Casale – ha detto ieri durante un incontro con la rappresentanza dei sindaci della provincia di Alessandria – sono una priorità irrinunciabile e non si toccano, però possiamo fare in modo di riscrivere in parte la delibera per cercare di venire incontro alle esigenze della popolazione, ma dobbiamo avere il vostro sostegno.”
In parole povere l’assessore è disponibile a dare “qualcosa” ai primi cittadini ma gradirebbe che non presentassero il ricorso al Tar i cui termini scadono lunedì 26 gennaio.
Anche se non l’ha dichiarato apertamente durante la conferenza stampa, lo fa fatto ampiamente capire come abbiamo riassunto nel titolo.
Non solo ma a quanto pare, Saitta, da quanto si è potuto comprendere dalle sue parole, ha raggiunto un accordo con i comuni di Asti e quelli di Vercelli, anche loro originariamente propensi al ricorso al Tar ed oggi forse non più, così l’ultimo scoglio rimane solo il ricorso dei sindaci della nostra provincia.
L’incontro si è svolto nel tardo pomeriggio di lunedì ad Alessandria e poco prima dell’ora di cena l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte insieme al sindaco di Alessandria Rita Rossa e al presidente della Commissione regionale della Sanità, Domenico Ravetti ha tenuto una conferenza stampa in cui ha riassunto il “patto” che vorrebbe stringere con i sindaci del tortonese (e anche dell’acquese) che hanno già dato mandato di depositare il ricorso al Tar.
“Gli ospedali di Tortona e Acqui – ha detto Saitta – saranno dotati di reparti di Pronto Soccorso con radiologia, laboratorio analisi ed emoteca, oltre ai reparti di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia, traumatologia, Anestesia e speriamo in qualche letto di rianimazione ma per quest’ultimo dovrebbero chiedere l’autorizzazione a Roma. Mercoledì mi incontrerò col presidente dei sindaci (Rita Rossa presente alla conferenza stampa – ndr) e venerdì riscriverò la delibera ma dobbiamo avere il sostegno dei sindaci.”
I SINDACI DEL TORTONESE TIRANO DRITTO
Pronta la risposta di Ernesto Nobile e Gianluca Bardone che erano presenti all’incontro ad Alessandria.
“Il ricorso verrà presentato- ha detto Ernesto Nobile – a toglierlo facciamo sempre in tempo, inoltre noi da soli non possiamo decidere perché sono ben 39 i comuni che lo hanno presentato oltre al comitato.Abbia preso atto della decisione di Saitta ma poteva anche agire prima e non aspettare due giorni prima della scadenza dei termini. Inoltre ci risulta che l’eventuale delibera dovrà essere approvata da Roma, per cui noi il ricorso lo presentiamo, poi valuteremo l’evolversi della situazione”.
L’impressione è che le proposte avanzate da Saitta in questi termini non possano essere accettate: “Non ero presente all’incontro – dice Gianni Tagliani vice sindaco di Castelnuovo Scrivia e da sempre in prima linea nella difesa dell’ospedale di Tortona – ma non ho sentito parlare di cardiologia, otorino, neurologia e fisiatria, che sono reparti molto importanti oltre alla chirurgia alla mammella con annessa oncologia.”
Senza queste condizioni i sindaci del Tortonese non sono disposti a trattare per cui si preannuncia un seguito davvero infuocato.
19 gennaio 2015