Il ricorso si fonda sui seguenti punti:
Inesistenza del Regolamento sull’intesa della Conferenza Stato Regioni che la Regione Piemonte ha dichiarato di attuare e di applicare con la deliberazione della Giunta 19.11.2014 n. 1-600, che, ad oggi, costituisce ancora una bozza, non approvata formalmente.
Incompetenza della Giunta regionale ad adottare la deliberazione impugnata.
La totale mancanza di partecipazione dei Comuni interessati alla decisione regionale.
Indecifrabilità della decisione regionale di declassamento del Presidio di Tortona, con conseguente violazione dei principi di imparzialita’, trasparenza e ragionevolezza.
L’attuazione della nuova rete ospedaliera comporterà la chiusura di molti reparti dell’ospedale di Tortona con la conseguenza immediata di una grave riduzione di un’adeguata e completa offerta sanitaria sul territorio. Per altro verso, i processi di riorganizzazione, specie se interessanti organizzazioni complesse, non sono reversibili: essi vanno ‘bloccati’ prima del loro avvio. In tale prospettiva si impone la concessione della misura cautelare nella forma della sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato e del contestuale ordine alla Regione di riesaminarlo alla luce degli elementi di criticità sollevati dai Comuni ricorrenti.
Su tali presupposti il ricorso mira, in via cautelare a ottenere la sospensione degli atti impugnati e, nel merito, il loro annullamento.
“Le dichiarazioni del Presidente Chiamparino – commenta il Sindaco Bardone- mi hanno particolarmente amareggiato. Continuo a sperare che tali parole non siano mai state pronunciate. Se dovrò rispondere lo farò dopo il provvedimento del TAR, perché vorrà dire che le risposte che attendiamo da mesi non saranno venute. Considero le disponibilità manifestate dall’Assessore, sicuramente inadeguate, l’inizio di un percorso politico che seguiremo finchè ci verrà data possibilità per risolvere la vicenda nel rispetto di tutti, che per noi significa anche il rispetto della popolazione Tortonese”.
26 gennaio 2015