Le verifiche sono state intraprese congiuntamente poiché le due aziende, evasori totali dal 2010, avevano omesso di presentare le previste dichiarazioni fiscali, pur in presenza di un crescente volume di affari annuale, versando esclusivamente i tributi relativi al personale dipendente, circa 20 persone, requisito necessario per l’aggiudicazione di appalti.
Malgrado la parziale documentazione amministrativo-contabile esibita dagli interessati, le Fiamme Gialle hanno ricostruito la posizione fiscale delle due ditte anche attraverso i questionari inviati alle decine di clienti individuati, così rilevando una sottrazione a tassazione di ricavi per circa 3 milioni di euro, proposti anche ai fini IRAP, nonché un’imposta sul valore aggiunto dovuta all’erario per euro 136 mila circa.
Gli atti compilati sono stati inviati all’Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi evasi e l’irrogazione delle sanzioni. All’organo accertatore è stata, inoltre, richiesta l’adozione delle misure cautelari a garanzia dei crediti erariali.
Marito e moglie sono stati, altresì, deferiti all’Autorità Giudiziaria per diversi reati tributari riguardanti l’indicazione di elementi passivi fittizi, l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e, infine, la distruzione o l’occultamento della documentazione utile alla quantificazione dei ricavi, al fine di impedire la ricostruzione della propria posizione fiscale.
19 gennaio 2015