A seguito della comunicazione della sentenza di fallimento in data 21/01/2015 e della nomina del curatore fallimentare, le parti si sono incontrate in Confindustria il giorno 22/01/2015 per discutere delle modalità e della fattibilità di un eventuale affitto di ramo d’azienda, e di eventuali interessamenti da parte di terzi, e della procedura di mobilità. Siccome ad oggi non ci sono ipotesi concrete di affitto da parte di società terze che avrebbe potuto aprire una strada su altri ammortizzatori in costanza di rapporto di lavoro si è definita l’unica strada percorribile che è risultata essere la mobilità. In data 26/01/2015 le oo.ss. e il curatore fallimentare si riuniranno in confindustria per firmare la procedura per la messa in mobilità dei lavoratori. Sempre nella stessa giornata si terrà un’assemblea con i lavoratori per spiegare loro le modalità e subito dopo il curatore consegnerà le lettere di licenziamento.
Le oo.ss. esprimono tutto il loro rammarico sulla vicenda che vede ancora una volta perdere sul territorio alessandrino un’azienda storica del settore calzaturiero, ma soprattutto un’azienda che vedeva impiegati 58 lavoratori che per la tipologia del lavoro non riusciranno a ricollocarsi facilmente sul territorio. Si vuole ricordare che per effetto di tutte le modifiche apportate agli ammortizzatori i lavoratori si vedranno ridotti i periodi di copertura e qualcuno non riuscirà ad agganciarsi alla pensione.
La vicenda dell’Alexandria ci porta a riflettere sulla situazione congiunturale del territorio che vede una vera e propria deindustrializzazione in una fase in cui le riforme del mercato del lavoro portano alla riduzione degli ammortizzatori.
Maria Iennaco
23 gennaio2015