“Fatti e non parole”. Ecco quello che il consigliere Giorgio Demezzi si aspetta, per tutti i casalesi, dal prossimo Comitato Strategico Amianto, in calendario venerdì 23 gennaio. Sollecita il vicesindaco Cristina Fava (con delega a Coordinamento delle attività per le bonifiche da amianto e le politiche sanitarie correlate) “affinché si parli dell’utilizzo dei 600mila euro previsti da un progetto dell’allora Ministro Balduzzi, che coinvolge anche il Piemonte e che aveva come obiettivo la creazione di una rete organizzativa nazionale per individuare ‘percorsi diagnostici e terapeutici e studi clinici sperimentali per il mesotelioma maligno della pleura’. Da quanto apparso sulla stampa locale una parte consistente della somma disponibile è stata ‘utilizzata’, in modo eufemistico, per spese generali e riunioni: che cosa, dunque, si è concretizzato per la creazione della rete e per la ricerca ? Tutti ci auguriamo che queste preziose risorse, tante volte citate dall’allora Ministro alessandrino, offrano risultati utili per i cittadini”.
Per l’ex sindaco e attuale esponente dell’opposizione, “ormai gli annunci, le promesse non servono più. Vicesindaco e sindaco Palazzetti – la figura istituzionale che, in passato, si è sempre occupata di questo tema così importante ma che, ora, pare impegnata su altri fronti, come già avevamo sottolineato presentando l’interrogazione in consiglio comunale – verifichino la concreta attuazione del progetto dell’Unità Funzionale interaziendale Aso-Asl per la diagnosi e terapia del mesotelioma, che prevede un accordo di collaborazione scientifica con il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino. E’ necessario, poi, accertare l’effettivo potenziamento del reparto di Oncologia dell’ospedale di Casale per la diagnosi e la cura del mesotelioma. I cittadini hanno il diritto di capire i vantaggi concreti, pratici – senza creare illusioni – che derivano da questo importante progetto, per il quale sono stati destinati 1,5 milioni euro dei 4,5-5 milioni accantonati dalle transazioni effettuate dai privati con Schmidheiny. Sarebbe, anche, importante portare all’attenzione del Comitato Strategico la sperimentazione del nuovo metodo per l’individuazione del polverino, di cui si è di recente parlato in un incontro, da me promosso, presso l’Arpa Piemonte alla presenza proprio di sindaco e vice.
Nel comunicato diffuso dal Comune Fava dichiara che ‘… i temi che si tratteranno nella seduta del 23 gennaio interessano tutti gli ambiti in cui si dovrà intervenire al più presto per proseguire nel percorso di lotta all’amianto che Casale Monferrato ha già avviato con ferma determinazione: bonifica, ricerca, formazione, prevenzione e sanità…’. “Ci auguriamo sia così davvero, perché di parole tutti i casalesi sono stanchi”.
21 gennaio 2015