La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Alessandria nei confronti del “rapinatore seriale” del quartiere “Cristo”; un cittadino di nazionalità italiana: Alain Ferrari, nato il 18.10.1978 ad Alessandria, responsabile di una serie di reati contro il patrimonio, in particolar modo furti e rapine, ben undici, perpetrati nei mesi di novembre e dicembre 2014, che hanno interessato prevalentemente il suddetto quartiere, ad eccezione di una rapina avvenuta in centro città.
La vicenda è stata illustrata durnate uan conferenza staoa che si è svolta lunedì mattina presso la Questura di Alessandria.
Secondo la ricostruzione effettuata dai poliziotti la messa in atto dei “colpi” programmati dal Ferrari, secondo un “piano quasi perfetto”, che ha destato allarme sociale tra gli abitanti e i commercianti del quartiere “Cristo”, è tramontata grazie all’incessante attività di indagine degli uomini della Squadra Mobile, diretta da Mario Paternoster, che ha consentito di delineare la tendenza seriale del rapinatore attraverso una serie di indizi, assicurandolo, in breve tempo, alla giustizia.
Singolare il modo di agire dell’uomo il quale, dopo aver scelto con cura le sue vittime, quasi sempre donne, potenziali “soggetti deboli”, parcheggiava la bicicletta nei pressi dell’esercizio commerciale prescelto e, travisato, vi faceva ingresso, in alcune circostanze da solo, in altre unitamente ad un complice.
Quando era da solo, una volta dentro, pronunciava sempre la medesima frase: “ Datemi dei soldi, lo faccio solo per i miei figli”, quasi per impietosire e suscitare compassione nelle sue vittime, quasi fosse un mendicante, per poi agire, subito dopo, in maniera violenta, intimidendole, strattonandole e minacciandole con armi da taglio, senza, però, ledere la loro incolumità fisica. La strategia “dell’effetto sorpresa” é stata messa a punto dal rapinatore affinché, le potenziali vittime, non allarmandosi, non avvertissero le Forze dell’Ordine.
Terminato “il colpo”, il Ferrari riprendeva la bicicletta e, per disperdere le proprie tracce, si liberava immediatamente degli abiti utilizzati poco prima per commettere il reato, ritornando sul luogo della raoina con altri abiti che indossava sotto quelli.
In particolare, nel mese di novembre, in orario di chiusura di una farmacia sita nel Quartiere “Cristo”, i due malviventi, travisati con un passamontagna di tipo “artigianale”,
creato forando degli scaldacollo di lana, si sono introdotti repentinamente all’interno dell’esercizio, minacciando la donna alla cassa, nonché l’uomo che si trovava nel retro, trascinandolo accanto al bancone. Subito dopo, si sono impossessati del danaro contenuto nella cassa, appena divelta, per poi fuggire a piedi.
In un’altra circostanza, circa dieci giorni dopo, in una Tabaccheria del medesimo quartiere, a circa un centinaio di metri di distanza dalla farmacia anzidetta, i due malfattori, attesa l’apertura dell’esercizio commerciale fin dalle prime ore del mattino, all’atto del proprietario di fare ingresso all’interno del locale, si sono immediatamente avvicinati, aggredendo e trascinando l’uomo in terra all’interno della tabaccheria, minacciandolo con la “roncola”, per poi scardinare la cassa ed impossessarsi del denaro e dei valori di monopolio e darsi alla fuga a piedi.
Solo dodici ore dopo, il FERRARI ha proseguito la sua attività criminale colpendo, questa volta, un esercizio commerciale nel quale, si è poi scoperto, aveva prestato attività lavorativa volta alla ristrutturazione del locale. Poco furbescamente, il rapinatore ha messo a punto i suoi “colpi”, ritornando, in più di un’occasione, due volte nello stesso sito.
I continui travestimenti e travisamenti inscenati, sia pure con grande fantasia, dal rapinatore, non sono sfuggiti all’occhio vigile degli investigatori i quali, con grande professionalità e sacrificio, acquisiti tutti gli elementi necessari all’emissione del provvedimento, hanno proceduto all’arresto del rapinatore, dando esecuzione al provvedimento di custodia cautelare emesso dal G.I.P. e alla successiva traduzione in carcere.
A seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, che vede impiegate, proprio nel quartiere “Cristo”, ulteriori pattuglie, in aggiunta a quelle ordinarie ed ai nuclei del Reparto Prevenzione Crimine, così come da ordinanza del Questore, emanata in occasione delle festività natalizie, nonché dell’assiduo monitoraggio del soggetto da parte del personale della locale Squadra Mobile, quasi per magia, le rapine agli esercizi pubblici del Quartiere Cristo si sono interrotte ed il FERRARI si è trovato costretto a modificare i suoi obiettivi e gli orari di azione, colpendo, in orario serale, il cinema della medesima zona. Sorprendente la reazione della commessa che gli spruzza sul viso un insetticida, mettendolo in fuga.
Ultimo colpo, che segna la fine della “carriera criminale” del fantasioso rapinatore, al quale la Polizia di Stato ha, in brevissimo tempo, dato un nome.
26 gennaio 2015