La Città di Alessandria, in collaborazione con la Provincia, promuove, organizzandola a livello locale, la manifestazione celebrativa nazionale del Giorno della Memoria.
Il 27 gennaio, riconosciuto dalla Repubblica italiana appunto quale Giorno della Memoria data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz (art.1 e 2 della Legge 20 luglio 2000, n. 211), alle ore 9:30 in piazzetta della Lega, in prossimità della Sinagoga, si terrà la celebrazione, in ricordo delle vittime dell’Olocausto, alla presenza delle autorità, delle delegazioni degli studenti di tutti gli Istituti scolastici, dei massimi rappresentanti delle confessioni religiose cittadine e delle Associazioni.
Dopo il saluto delle Autorità e la lettura dei nomi dei deportati alessandrini nei campi di sterminio, seguirà la Preghiera interreligiosa per le vittime dello sterminio del Popolo ebraico.
Alle ore 10:30 il corteo, partendo da piazzetta della Lega e attraversando Via dei Martiri, Piazza della Libertà, davanti al Palazzo del Comune, a quello della Provincia e Prefettura, Via Mazzini, Spalto Marengo, giungerà al piazzale Deportati Ebrei (area verde compresa tra tra via Scassi e Piazzale Berlinguer).
Alle ore 11:00, dopo l’Accensione del Braciere della Memoria, seguiranno le preghiere per le vittime della Shoah e le relative riflessioni, a cura dei giovani studenti.
Nel pomeriggio, alle ore 15:30, in Piazza Mafalda di Savoia, presso il monumento omonimo, si terrà invece la commemorazione delle vittime femminili della deportazione nazifascista.
Concluderà la giornata della memoria l’intervento del Sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa.
Così il Sindaco di Alessandria e Presidente della Provincia, Maria Rita Rossa: “ A 70 anni dalla liberazione dei prigionieri internati nel campo di concentramento di Auschwitz e dalla rivelazione al mondo dell’orrore dello sterminio nazista, è dovere di tutte le Istituzioni, darne degna memoria, nel ricordo degli eventi e delle fasi della nostra storia tra i più drammatici in assoluto. Il ricordo delle vittime, unitamente al monito che un simile orrore mai più debba non solo accadere, ma anche minimamente profilarsi, sensibilizza alla riaffermazione del rispetto incondizionato della dignità umana. Valori etici che alla luce anche degli ultimi episodi di terrorismo e alla luce di costanti misfatti nel mondo, sono purtroppo sempre minacciati. Curare la memoria è dover di tutti, verso chi è stato vittima innocente di questo orrore e verso i nostri figli, passare loro il testimone della conoscenza approfondita e non retorica della storia, perché siano consapevoli: ecco il senso della celebrazione della commemorazione di questo giorno.
A tal proposito, come ogni anno un sentito ringraziamento per il suo proficuo lavoro con le scuole e con tutti i giovani della nostra provincia, va al Prof. Don Giampiero Armano”.
26 gennaio 2015