Questa la frase più gettonata dai tortonesi che abitano nel quartiere San Bernardino che hanno detto al comandante dei carabinieri Roberto Ghiorzi, durante un incontro pubblico che si è svolto al Centro “Mater dei” organizzato da un gruppo di cittadini presi continuamente di mira dai ladri e in preda alla disperazione.
La serata era iniziata con il capitano Ghiorzi che aveva spiegato la grave situazione in cui si trova, non solo Tortona ma moltissime altre città italiane e i motivi per cui i ladri entrano senza difficoltà nelle abitazioni.
Ma il punto dolente toccato dal comandante Roberto Ghiorzi è stata la mancanza di solidarietà e questo per il carabiniere ha sottolineato la triste realtà in cui si trova Tortona, ma non solo.
“I tempi – ha detto Ghiorzi – sono cambiati e stiamo pagando 30 anni di egoismi, prima la gente aveva meno soldi e per questo aveva più bisogno degli altri, adesso invece c’è stata una chiusura da parte delle persone perché col benessere la gente aveva deciso di farsi i fatti propri. ‘Se il problema non è mio non esiste’. Così si era messa a pensare la gente ma adesso la crisi con il proliferare dei furti, ha messo in luce una situazione grave. I carabinieri di Tortona conoscono bene il territorio, l’organico è carente, ma sufficiente a garantire la sicurezza e i miei uomini non si risparmiano. Speso, però si sentono frustrati perché nessuno dice nulla, manca la sicurezza partecipata, cioè quella della gente che segnala alle forze dell’ordine quando vede qualcosa di anomalo, manca la voglia di dare un contributo e c’è troppo menefreghismo.”
25 gennaio 2015