La sala colma, gente in piedi ad ascoltare dalla voce di un relatore davvero bravo a catturare l’attenzione dei presenti, la storia affascinante del volo umano. Storia che per la verità inizia molto tempo prima dei fratelli Wright: il mito di Dedalo e Icaro testimonia quanto sia antico il desiderio dell’uomo di imitare gli uccelli. Proprio allo studio del volo degli uccelli dedicò molto del suo tempo e del suo ingegno il grande Leonardo da Vinci.
Il primo successo nella storia del volo fu quello dei fratelli Montgolfier. Ma bisogna attendere i fratelli Wright, all’inizio del secolo scorso, per segnare la prima tappa dell’aeronautica moderna. Dopo di loro, e dopo l’epoca breve dei dirigibili, gli sviluppi furono rapidissimi: l’uso bellico degli aeroplani già nella prima guerra mondiale, il volo sul Canale della Manica, sopra le Alpi, i raid aerei, le grandi trasvolate oceaniche alle quali partecipò come marconista il salese Aldo Boveri, la nascita del trasporto aereo di merci e persone, il passaggio dai motori a elica a quelli a reazione, l’elicottero, la conquista dello spazio… fino all’attualità sempre più imperiosa dei droni, oggetti volanti senza pilota di piccole o grandi dimensioni, capaci di svolgere i compiti più disparati. Nonostante qualche problema tecnico abbia impedito la proiezione di immagini, il racconto dell’Ing. Rizzetto ha tenuto avvinti gli ascoltatori per quasi due ore, e ha raccolto alla fine convinti applausi.
La mamma di Jonathan, la Signora Rosanna, ha voluto concludere felicemente la serata offrendo agli intervenuti un ricco rinfresco.
22 gennaio 2015