Due mesi dopo l’alluvione in val Grue, è doveroso un momento di riflessione su quanto accaduto e l’analisi mette in luce situazioni quanto meno strane che meritano di salire all’attenzione della cronaca e che fanno da contraltare l’una all’altra. Ci riferiamo alla generosità di alcuni gruppi di volontari (Gli angeli del fango), e ai limiti (a volte dell’inefficienza) delle istituzioni, spesso non quelle locali a livelli più alti.
La testimonianza arriva da un lettore. “Siamo nel comune di Sarezzano, Ponte di San Ruffino – ci riferisce – le foto che risalgono all’estate dimostrano chiaramente l’indifferenza del Comune verso il problema. Sul letto del torrente prosperava da tempo e liberamente la vegetazione e crescevano alberi che poi avrebbero assunto notevoli dimensioni Per questo l’associazione Confraternita di San Ruffino il 1° ottobre scorso inviava lettera al Sindaco in cui si richiamava l’attenzione su alcuni problemi di ordinaria manutenzione, ma urgenti.”
Nella lettera, a quanto pare, si legge testualmente: “I parapetti del ponte sul Grue per accedere alla frazione si presentano in uno stato di totale abbandono. La vernice si è da tempo sfogliata e la ruggine la fa da padrona . Si ricorda che l’ultima verniciatura, risalente ad almeno dieci anni fa, era stata compiuta su iniziativa di un gruppo di abitanti. Per l’occasione sarebbe opportuno anche un controllo sulla sicurezza degli stessi parapetti e, soprattutto, una ripulitura dell’alveo del torrente ormai invaso da sterpaglie o addirittura da alberi di alto fusto che, per le favorevoli condizioni di umidità, hanno avuto un rapido e invadente sviluppo Nel caso di abbondanti piogge le acque potrebbero creare ostruzioni e quindi esondare, come già accaduto più di una volta in un passato anche recente . Come, ad esempio il 27 dicembre 2013.”
Una lettera profetica, quindi, inviata pochi giorni prima delle alluvioni, ma purtroppo come ben sappiamo, molto spesso un Comune non è libero di agire in maniera autonoma in quanto spesso gli interventi sui torrenti non sono di competenza dei Comuni ma degli organi superiori e oltre che di fondi necessitano anche di tempi burocratici.
Non sappiamo però cos’abbia fatto il Comune di sarezzano della lettera, ma crediamo che segnalazioni come queste che provengono da chi vive nella zona e conosce il territorio non vadano prese alla leggera, non solo dal Comune, m anche dagli altri organi preposti come Autorità di bacino, di Ambito, Paco del Po, Regione ecc….
11 dicembre 2014