Ben 41 medici di base sparsi su tutto il territorio tortonese percepivano quote per 171 persone che in realtà erano già morte da un pezzo. La colpa però, non è dei dottori, ma dell’Asl di Alessandria che non ha provveduto a depennare dagli elenchi dei medici di famiglia i nomi degli assistiti deceduti e adesso dovrà pagare 21 mila euro di danno erariale per somme erogate ai medici che in realtà non erano dovute.
La somma a primo acchito sembra bassa rispetto al numero così alto di assistiti, ma questa è dovuta al fatto che ogni medico percepisce per ogni assistito da un minimo di 59 fino ad un massimo di 206 euro all’anno a seconda delle patologie dell’assistito, della bravura del medico e di altri parametri.
La brillante operazione è stata effettuata dai militari della Guardia di Finanza di Tortona, al comando del maggiore Francesco Riviello e del tenente Antonio Iannotta che hanno controllato le posizioni di oltre 53 mila persone.
Un vero e proprio lavoro da certosino che ha preso il via alla fine del 2013 per concludersi proprio in questi giorni ed è stata svolta analizzando ed incrociando i copiosi dati acquisiti presso i Comuni di competenza del Distretto Sanitario di Tortona con quelli contenuti nell’anagrafe tributaria e nel database in uso al sistema informativo dell’ Azienda Sanitaria.
Dagli accertamenti eseguiti è infine emerso che, sebbene 171 persone iscritti nelle liste dei medici di medicina generale fossero già deceduti, non erano stati aggiornati i relativi elenchi; l’azienda ha, pertanto, continuato a corrispondere ai professionisti l’indennità relativa all’assistenza sanitaria.
In pratica ogni comune, quando muore o emigra in un altro comune una persona, informa l’Asl che a sua volta provvede ad inserire i dati in un sistema informatico che a sua volta provvedere ad individuare il medico che ha in carico il paziente e a depennarlo dall’elenco in modo che non venga erogata la quota per quell’assistito. Il sistema, a quanto pare, è computerizzato e provvede automaticamente alla cancellazione, ma tutto nasce dall’inserimento dei dati (o del file) proveniente da ogni Comune che l’Asl deve inserire nel sistema, cosa che per 171 persone non è stata fatta.
Il medico di base, infatti, visto l’alto numero degli assistiti, spesso non viene a conoscenza del decesso di un assistito o ne viene a conoscenza con molto ritardo, per cui è l’Asl che provvede all’aggiornamento degli elenchi.
La Guardia di Finanza conferma che la situazione riguarda quasi tutti i Comuni del Tortonese con ovvia prevalenza per la città di Tortona dove il numero degli assistiti è maggiore.
Le fiamme gialle tortonesi hanno inviato il verbale alla Corte dei Conti che provvederà agli adempimenti di competenza relative al danno erariale di 21 mila euro.
4 dicembre 2014