La Consulta del decoro urbano, presieduta da Pier Gianni Lovisolo, propone, coinvolgendo i vari proprietari degli esercizi commerciali, anche e soprattutto dei locali rimasti sfitti e vuoti, di contribuire comunque al decoro cittadino, cercando di abbellire, per quanto possibile, le vetrine dei locali. Attraverso piccoli accorgimenti estetici si potrebbe ovviare ad alcuni punti e settori colpiti maggiormente dalla crisi economica.
Viviamo in un profondo periodo di crisi economica, in cui l’uscita da questo tunnel negativo è ancora lontana – afferma cosi il dott. Marco Cagnazzo, vicepresidente della Consulta decoro – ma si potrebbe partire proprio da questo momento di difficoltà economica per rilanciare l’economia cittadina, partendo proprio dal punto di vista estetico, rendendo invitanti e piacevoli le già belle vie della città termale, affinchè questo biglietto da visita porti ancora più turisti in città, che sicuramente contribuirebbero a risollevare la situazione di stallo economico.
Proprio in quest’ottica di sinergia tra decoro e attività commerciali, che potrebbe rivelarsi una carta importante da giocare per migliorare la città termale, che la Consulta del decoro sta valutando di poter predisporre un disciplinare legato proprio al decoro delle vie cittadine e delle attività commerciali; poche linee guida di indirizzo estetico per quanto riguarda soprattutto le vie principali del centro storico, dall’arredo urbano, alle insegne dei locali e dei dehor. L’idea sarebbe quella di creare un’armonia estetica tra le diverse attività commerciali, che rappresenterebbe un importante biglietto da visita per i visitatori della città.
Consulta decoro urbano Acqui Terme
2 dicembre 2014