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Il pediatra Fontana: "Troppi bambini in sovrappeso a causa della cattiva alimentazione"


E’ allarme alimentazione a Tortona (ma non solo) per il progressivo abbandono della mensa scolastica da parte dei bambini della scuola d’obbligo a causa della crisi.

In alcune classi la diminuzione, nell’ultimo anno è superiore al 50%, in qualcuna addirittura due bambini su tre.  Secondo quanto emerso i bambini non usufruiscono più della mensa scolastica perché i genitori non possono permetterselo e così moti bambini mangiano in maniera sbagliata.

Franco Fontana

A lanciare l’allarme è stato il pediatra tortonese Franco Fontana, che sulla base delle proprie esperienze, ha spiegato come, negli ultimi anni, siano aumentati i casi di diabete nei minori e come questo fenomeno sia collegato ad una situazione di povertà che corrisponde, nella maggior parte dei casi, ad un’alimentazione costituita in prevalenza da junk food, il cosiddetto cibo spazzatura.

Il problema è stato discusso durante un recente convegno che si è svolto presso la sala Romita del Comune di Tortona.

“La realtà è sempre più grave – ha detto Fontana – ci sono genitori che hanno pero il lavoro, altri che soffrono di Ludopatia che è un aspetto molto grave nella realtà quotidiana, altri, specie quelli stranieri che non conoscono la corretta alimentazione; il risultato è che i bambini che prima avevano l’opportunità di consumare un pasto regolare con una dieta ben equilibrata e bilanciata preso la mensa scolastica adesso mangiano merendine ed altri cibi esageratamente ricchi di sale, proteine e grassi che costano sicuramente meno di un normale pasto con frutta verdura. Mangiano poi in modo smodato senza equilibrio. Tutti questo provoca grossi problemi nei bambini e i risultati già si vedono: il 45% dei bambini italiani è in sovrappeso, e il 15% di quelli tra gli 8 e i 12 anni sono obesi. In prospettiva futura poi questi bambini avranno grandi problemi dovuti al Diabete, alla tiroide, ai reni, con grave danno per la salute degli stesi bambini ed aggravio di costi per la sanità pubblica.”

Oltre a questo Fontana ha sottolineato l’assoluta mancanza di movimento da parte dei bambini che non può essere compensata con lo sport praticato tre volte la settimana per un’ora.

22 dicembre 2014

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