cia QBilancio di fine anno e valutazioni sul prossimo anche in agricoltura, nonostante la complessità nel farlo sia rilevante date le numerose variabili del settore: produzione, strategie aziendali, fattori meteorologici, decisioni politiche, iniziative sindacali, materia fiscale.

E’ stato un anno veramente impegnativo dal punto di vista politico e difficile per quanto ha riguardato la situazione meteo – commenta Gian Piero Ameglio, presidente provinciale CIA AL -.  Il 2014 ci ha messo duramente alla prova. La situazione politica nazionale da affrontare nel corso dell’anno ha tolto molta energia al lavoro sui problemi quotidiani in agricoltura. Per quanto riguarda la produzione, il prezzo dei cereali è sceso molto, la frutta non ha dato molte soddisfazioni in estate e per di più le esondazioni hanno causato gravi danni e disagi. Ma abbiamo avuto una buona annata di vendemmia e la positività dell’anno è stata il nocciolo, ottimo per raccolto e prezzo. E abbiamo molti progetti su cui lavorare, anche in materia sindacale e organizzativa”.

Le situazioni di difficoltà devono far riflettere sull’importanza dell’organizzazione del prodotto nel sistema agricolo – spiega Carlo Ricagni, direttore provinciale CIA AL -, infatti si possono evidenziare risultati importanti riguardo il reddito sulle produzioni (come Moscato e Gavi) in cui la filiera ha funzionato ed è stata ben organizzata, anche grazie agli accordi interprofessionali che possono produrre buoni risultati. Le principali novità che hanno creato difficoltà sono di natura fiscale. Il mondo agricolo deve verificare la propria capacità di far riconoscere le esigenze dei produttori. L’esempio più eclatante è la nuova Imu agricola che interviene sui terreni che sono la base produttiva. La prima battaglia sarà quindi la salvaguardia dell’imprenditore agricolo e dell’agricoltore professionale, evitando l’applicazione di ulteriore tassazione”.

Tra gli obiettivi del 2015: il miglioramento dell’efficienza dei servizi già presenti attraverso una struttura più ampia, il miglioramento delle competenze interne, l’ottimizzazione delle risorse sfruttando l’aggregazione positiva con la Cia di Asti. Si intende inoltre sviluppare dei servizi sempre più qualificati per le aziende, con attenzione particolare alla formazione, alla consulenza e alla promozione delle aziende attraverso vari canali.

23 dicembre 2014