Entrambi necessitavano delle cure del Pronto Soccorso ove venivano giudicati guaribili rispettivamente in 5 e 7 gg. s.c. per escoriazioni varie e contusioni. I militari riuscivano a bloccare il quarto complice, M.B. ventunenne di Trino, che veniva tratto in arresto in flagranza del reato di concorso in furto in abitazione ed in rapina impropria.
Le immediate ricerche, rese più efficaci grazie alla collaborazione dei cittadini, permettevano di individuare la via di fuga di un complice verso la stazione ferroviaria ove, pur individuato da lontano grazie alla descrizione fornita, riusciva a salire su un treno diretto a Chivasso un istante prima della partenza. Venivano così allertati i Carabinieri della Stazione di Trino che si facevano trovare pronti ad accogliere il fuggitivo S.D. ventiquattrenne anch’egli di Trino presso la loro stazione ferroviaria traendolo in arresto in quasi flagranza di reato.
I due arrestati venivano portati presso la Casa Circondariale di Vercelli in attesa del giudizio di convalida dinanzi al Tribunale di Vercelli.
Le indagini condotte a tamburo battente hanno permesso, il giorno successivo ai fatti, di risalire agli altri due complici, grazie alle descrizioni fornite e ad altri indizi raccolti; si tratta di E.M., diciannovenne di Trino e E.A.Y., cittadino marocchino diciottenne residente a Casale Monferrato e già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Questi sono stati deferiti in stato di libertà in concorso con gli altri due. Nel frattempo è stata recuperata la refurtiva, composta da un pc portatile ed una cassa acustica marca BOSE, che durante la fuga era stata abbandonata lungo un fosso a circa 500 mt. dal luogo del delitto ed è stata restituita al legittimo proprietario.
1 dicembre 2014