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I carabinieri di Acqui arrestano tre persone con 3 etti e mezzo di cocaina e 24 mila euro

Il materiale sequestrato

Il materiale sequestrato

A conclusione di articolata attività investigativa, coordinata dalla procura Alessandrina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Acqui Terme coadiuvati dai colleghi della Stazione Carabinieri di Bistagno, hanno tratto in arresto T.D., operaio italiano 44enne, residente ad Acqui e L.A., 27enne di nazionalità romena, “artista” residente a Bistagno, entrambi incensurati.

Le indagini, avviate nei mesi scorsi e che avevano già portato all’arresto di un muratore italiano 37enne di Visone  ed al sequestro di oltre un etto di cocaina purissima e materiale per pesare e confezionare le dosi di stupefacente, hanno consentito di far luce su un’attività di spaccio che gli investigatori ritengono rifornisse numerosi clienti, non solo dell’acquese, tra i quali figurerebbero anche soggetti benestanti appassionati dello “sballo”, che nei prossimi giorni dovranno essere sentiti anche al fine di chiarire esattamente la loro collocazione nell’ambito del contesto “attenzionato” ed acclarare se essi fossero semplici consumatori oppure, a loro volta, fornitori di altri soggetti loro amici/conoscenti.

Ai due arrestati, al termine di una serie di perquisizioni scattate allorquando si è ritenuto remunerativo “chiudere il sacco”, i Carabinieri hanno sequestrato complessivamente oltre tre etti e mezzo di cocaina – che al dettaglio avrebbe fruttato loro oltre 30mila euro – ed una decina di grammi di marijuana, nonché 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Inoltre, i militari hanno sequestrato oltre 24mila euro in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio, un’autovettura BMW ed una moto di grossa cilindrata all’interno delle quali gli arrestati avevano occultato parte della droga e, per questa ragione, di esse verrà chiesta la confisca e l’affidamento all’Arma affinché possano in futuro essere utilizzate proprio nei servizi antidroga.

Espletate le formalità di rito, T.D. e L.A. sono stati condotti in carcere ad Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 19 dicembre 2014

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