Abbiamo chiesto al Sindaco di discutere in consiglio comunale le problematiche legate all’alluvione per illustrare al Consiglio i danni subiti dal territorio, essendo Gavi uno dei comuni più colpiti della provincia ma, a tutt’oggi, non ci è stato concesso, come è avvenuto in passato su altre questioni.

Il nostro obiettivo non era quello di polemizzare sulla gestione dell’emergenza ma di venire a conoscenza e di poter discutere di tutte le azioni intraprese per quanto riguarda le varie problematiche, dai cittadini sfollati alla viabilità, fino alla situazione idrogeologica del territorio. Abbiamo anche proposto l’esonero del pagamento della TASI relativa all’anno 2014 anche per coloro che hanno subito danni dall’alluvione, non solo per gli sfollati. Per esempio, c’è stato chi fra gli alluvionati ha perso mobili, macchine o attrezzature ma anche a questa proposta non è stata data nessuna risposta. Volevamo proporre di utilizzare i fondi stanziati per le asfaltature delle strade per la viabilità danneggiata dall’alluvione. Si voleva sapere quali sono le modalità e i tempi dei lavori di realizzazione delle opere di contenimento delle frane del Forte e di difesa delle abitazioni e quanto dureranno le ordinanze delle inagibilità permanente, tutto questo anche per rassicurare i cittadini.
Avremmo voluto sapere dal Comune quali sono le strade ancora chiuse, quali le frazioni che sono state interessate dai disagi, il numero e la situazione degli sfollati, le spese sostenute dal Comune e quelle che prevede di sostenere, l’entità dei fondi statali richiesti per coprire tali spese, gli interventi già assegnati e quelli che saranno da assegnare. C’è la necessità di conoscere il numero di domande e l’entità dei danni dichiarati dai privati. Vorremmo anche sapere cosa sta facendo il Comune per sollecitare la Provincia a riaprire le strade di sua competenza ancora chiuse.
Avremmo voluto chiedere, tra le altre cose, come è stato affermato da alcuni cittadini, se è mai stata fatta manutenzione del versante del Forte, nelle zone interessata dalle frane, quando è stato fatto l’ultimo taglio alberi e la più recente pulizia fossi.
A nostro avviso è da oltre un decennio che nel nostro comune si è costruito in maniera indiscriminata, a tal proposito anche nell’ultima variante generale al piano regolatore approvata nel 2011 si è permesso di costruire in modo disorganizzato senza un vero progetto di urbanizzazione del territorio. Ne è scaturita una colata di cemento, da noi fortemente osteggiata fin da subito, che ha indebolito ancora di più un territorio già fragile. Non solo: negli ultimi 3 anni si sono fatte altre 2 varianti al piano regolatore. Ci sono zone nel nostro Comune fortemente colpite da frane e allagamenti. Per esempio, la collina del monte Moro, la zona di Valle, la collina di Piona e via Bertelli. Noi proponiamo al Comune di studiare al meglio la situazione di tali zone e rivalutare le previsioni urbanistiche. Sono necessari correttivi rispetto ai corsi d’acqua, come le previsioni di intervento sul Lemme in zona guado, e sulla situazione dei rii minori, come il rio Muscio.
La situazione di emergenza non deve andare a discapito della trasparenza. Invece, anche questa volta, il Comune ha preferito non spiegare ai cittadini come ha lavorato e lavorerà, gettando un velo di incertezza sul suo operato.
Inoltre vogliamo ringraziare tutti coloro che sono intervenuti a sostegno della nostra popolazione.

Gruppo Gavi Futura


7 dicembre 2014

Gavi dall'alto

Gavi dall’alto durante l’ultima alluvione