A detta di molti tortonesi, quello di mercoledì sera sull’ospedale, è stato un consiglio comunale aperto tra i migliori in assoluto da quando il Comune ha ripreso ad organizzare nuovamente questi eventi. Tanta partecipazione, interventi adeguati e mai sopra le righe rispettando i tempi imposti: 7 minuti per i politici e tre per gli altri.
Molti interventi, però non hanno contribuito a potare novità sull’argomento come ad esempio quello dei due consiglieri Regionali Ottria e Ravetti, che hanno consumato inutilmente il tempo a loro disposizione scaricando molte colpe sulla precedente amministrazione di destra il primo e ribadendo che nel basso Piemonte si salverà solo una Rianimazione il secondo. Cosa già nota, ai lettori di Oggi Cronaca avendo ampiamente pubblicato il pensiero di Saitta nei giorni scorsi che diceva proprio quello. Per il resto l’unica frase interessante dell’intervento di Domenico Ravetti è stata relativa alle Asl: “Non c’è stato un controllo puntuale nella gestione delle Asl” ha detto, ma anche in questo caso l’accusa è rivolta alla Giunta Cota e non a Chiamparino. Insomma l’ennesimo scarica barile.
Interessanti, invece alcuni interventi, come quello del Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Paolo Mighetti, di Acqui Terme, tra i più preparati dei grillini.
“La politica deve smetterla di martoriare il territorio – ha detto ai tortonesi – e quella che abbiamo di fronte è proprio una di queste situazione resa ancor più preoccupante dal fatto che è una situazione pazzesca.
Uno dei motivi è che non abbiamo dati sulla revisione della rete ospedaliera per quanto riguarda la riduzione dei posti letto suddivisa per ogni Asl.
Ne verranno tagliati 2.200 in tutta la Regione, ma dove? La scelta della Rianimazione fra Tortona e Novi non trova alcuna giustificazione.”
L’ex Sindaco di Tortona Massimo Berutti, attuale consigliere regionale di Forza Italia ha ribadito la necessità di mantenere i due ospedali.
“Ci sono tutte le condizioni per mantenere Tortona e Novi Ligure con due Dea – ha detto – e una suddivisione dei reparti com’era nel vecchio Piano Sanitario.
Se il dea di Tortona verrà cancellato, come facciamo a salvare la vita ad un abitante di Giarolo, della Val Curone, ad esempio?”
Berutti ha ribadito che la cancellazione di un Dea è una scelta dei politici.
Anche lui, però ha iniziato il suo intervento accusando la Giunta Bresso, di aver lasciato un buco nella sanità.
Da mediatore politico, invece l’intervento di Rita Rossa, sindaco di Alessandria, presidente della Provincia nonché dell’assemblea dei Comuni dell’Asl.
“Martedì 16 dicembre convocherò un’assemblea dei Comuni – ha detto Rita Rossa – nella speranza di mettere al centro i bisogni dei cittadini. Bisognerebbe cercare di fare rete, e a prescindere dai numeri mantenere attivi quei reparti negli ospedali dove funzionano. Un esempio? Se a Tortona la chirurgia alla mammella va bene, manteniamola qui anche se non ci sarà più il primario, così vale per altre specialità. Anche l’ospedale di Alessandria potrebbe decentrare qualcosa, confrontiamoci.”
Rita Rossa ha cercato di fare da paciere, scongiurando il ricorso al Tar, verso il quale, a quanto pare, non nutre molte simpatie e lo si è visto dal suo atteggiamento.
Ha promesso che inviterà Saitta in zona perché vuole che i sindaci (Bardone soprattutto) si siedano e risolvano i problemi a tavolino dal punto di vista politico senza ricorrere alla magistratura, se possibile.
Particolarmente apprezzato con vere e proprie ovazioni del pubblico, l’intervento del sindaco di Pontecurone, Ernesto Nobile: “Basta fare lo scaricabarile – ha detto- non ci interessa cosa c’era prima a noi interessa il presente e i conti oggi non tornano. Noi vogliamo entrare nel merito delle scelte e porteremo avanti la battaglia con ogni mezzo previsto dalla Costituzione. Un cittadino di un Comune del Tortonese è uguale a uno di Torino e deve avere le stesse garanzie e gli stessi diritti. Noi sindaci del Tortonese siamo tutti uniti con Bardone, pronti a discutere con tutti, ma pronti anche a dare battaglia su tutti i fronti.”
Un intervento quello di Nobile che ha ribadito la necessità del ricorso al Tar, e alla Corte dei Conti e anche la ventilata ipotesi di passare in Lombardia.
Poi sono seguiti interventi dei rappresentanti del Comitato Uniti per Tortona, del Tribunale dei diritti del malato e tanti altri rappresentanti delle associazioni e medici, che hanno effettuato dichiarazioni che meritano un ulteriore approfondimento nei prossimi giorni.
11 dicembre 2014