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DIETRO IL VELO: Un caso di eiaculazione precoce in un uomo di 45 anni, ecco come aiutarlo


Maria Grazia Sordi

Cari lettori di Oggi Cronaca,

Vi ringrazio per l’interesse che manifestate e rispondo volentieri alle Vostre richieste (spesso privatamente via e-mail). Alcuni di Voi mi hanno chiesto di “alzare il velo” su un argomento delicato e fonte di sofferenza per molti.

Per introdurlo, Vi propongo il caso di Sebastian mentre, in seguito, lo affronterò in termini un po’ più “tecnici”. Ho scelto di partire dal caso personale perché vorrei che non dimentichiate che ogni persona è unica e irripetibile e, diversamente da quanto accade per la medicina (dove i sintomi dell’influenza sono riconducibili sempre all’esposizione ad un virus), per la psicologia è diverso ed il sintomo è riconducibile solo ad eventi personalissimi.

Non scordate che dentro ognuno di noi sono racchiuse ricchezze (e soluzioni) che non sappiamo neanche di avere. Da pesante vincolo, la sofferenza può trasformarsi in possibilità e rinascita.

Questo è il mio augurio sincero per tutti i lettori di Oggi Cronaca. Buone feste! Buona Vita!

Maria Grazia Sordi



 

 

Vi rammento il mio indirizzo e-mail psicologiaeipnosi@gmail.com

 

 

SEBASTIAN, UN CASO DI EIACULAZIONE PRECOCE

 Sebastian è un bell’uomo di 45 anni che si dedica completamente all’importante azienda familiare in un paese dell’alta Brianza. Il padre è deceduto diversi anni fa, lasciando ai due figli la responsabilità dell’azienda e della madre, malata e bisognosa di cure. In realtà, ad occuparsi di lei è solo Sebastian , che vive la maggior parte della giornata tra i due più grandi impegni della propria vita.

Sembrerebbe proprio che per lui non esistano svago e leggerezza mentale e i rari momenti in cui tenta di farlo sono caratterizzati da forte ansia e senso di insicurezza che lo rendono eccessivamente timido, passivo e complessato.

Quando, poi, si muove verso il mondo femminile, i disagi aumentano.

Sebastian è un uomo di bell’aspetto, di cultura, di buona educazione e dai molti potenziali interessi. Non dovrebbe essere difficile, quindi, suscitare l’interesse di una donna. Ciò che rende difficile l’approccio sono i vissuti di inadeguatezza, di inferiorità, di insicurezza, che trovano il culmine nell’imbarazzante sintomo dell’eiaculazione precoce.

Il rischio che corre è quello di accontentarsi di donne con storie complicate in cui rivestire il ruolo di crocerossino, o quello di essere sfruttato per la propria posizione socio-economica.

In genere è accaduto proprio così, a Sebastian, che gioisce di fronte all’interesse manifestato da una donna, per poi essere subito dopo splittato tra vissuti negativi di inadeguatezza ed il desiderio che possa realizzarsi il suo sogno di amare ed essere amato.

Diviso tra il desiderio della donna giusta e quello della donna “possibile”, si ritrova a vivere storie frutto di un compromesso scomodo con se stesso.

Per questa situazione, ormai da molti anni, ha dato avvio in modo automatico e subconscio ad una sorta di ritiro sociale, nell’illusoria speranza che l’evitamento di situazioni ansiogene possa farlo “star bene”. Si ritrova, invece, immerso nell’amaro vissuto della solitudine, con un aumentato timore di rapportarsi al mondo, in una pericolosa spirale negativa   che, ad ogni avvitamento, mina le basi di una già debole autostima.

Vi è grande sofferenza in Sebastian, poiché percepisce in se stesso una ricchezza interiore inespressa e, quindi, sente di poter essere potenzialmente in grado di gestire e vivere l’ambito sociale, affettivo ed amoroso in modo completo e soddisfacente…….

 

“Ma il tempo passa…..e sono prigioniero della mia insicurezza e della mia ansia…

… Messo in scacco dalla paura e dall’ansia che, da moltissimi anni, mi relegano al solo ruolo di “uomo d’affari e figlio perfetto”.

 

Dunque, Sebastian vive la paura e l’ansia come forti agenti condizionanti le prestazioni sociali, amicali, sentimentali, sessuali. Ma quale è l’ origine della sua paura e della sua ansia?

Questa è la domanda alla quale occorre rispondere. Poiché ogni storia è diversa dalle altre, ogni persona è unica e irripetibile: anche se accomunata ad altre dagli stessi vissuti, le cause di un problema sono facilmente diverse, uniche e appartengono a storia e vissuti personali.

E’ così che decidiamo di chiedere all’inconscio di Sebastian di mostrarci l’evento della sua vita dal quale traggono origine i problemi sociali e con le donne. E l’ Inconscio, prezioso alleato, non esita a collaborare:

 

Sebastian : “……Sono in classe…

…11 anni…sto male…i miei compagni mi prendono in giro…perchè sono esile……

…non so cosa fare……non posso uscire…c’è silenzio………mi hanno lasciato chiuso qui dentro……(piange)…… ho paura …… è tutto buio! ….. Mi hanno chiuso nell’armadietto di metallo…”

 

Sebastian non ricordava questo evento, che l’Inconscio porge con tutta la sua forza e la sua chiarezza. Il piccolo Sebastian, impegnato in una già delicata fase della propria vita (la preadolescenza) e nel passaggio dalla scuola elementare alla media, si trova a essere vittima di azioni di bullismo.

Nello specifico si ritrova in una situazione in cui non sa come reagire, denigrato, messo nella condizione fisica di impotenza, rinchiuso, indifeso, impaurito, bloccato, in una situazione in cui la liberazione non dipende dalle proprie azioni possibili, quanto dalla “bontà” altrui….

Ecco l’origine della fobia sociale, dell’insicurezza, dell’ansia da prestazione, del senso di impotenza che paralizza i rapporti sociali e induce a rendersi complementare nel tentativo illusorio di essere accettato; ecco l’origine della goffaggine nell’approccio con l’altro sesso che trova il culmine nell’eiaculazione precoce.

Un trauma psichico vero e proprio, per il piccolo Sebastian, che ha minato lo sviluppo armonioso di una personalità in formazione.

Ma l’Inconscio è grande: così come consente il recupero del trauma psichico, collabora pienamente alla sua ri-elaborazione che inizia contestualmente al recupero dell’evento traumatico. Non è sufficiente, infatti, essere consapevoli dell’origine di un problema: occorre lavorarci.

Sebastian ha lavorato col proprio inconscio in modo egregio, liberando le potenzialità inespresse e donando uno sviluppo armonioso alle diverse aree della propria vita . Ha coinvolto il fratello nella cura della madre e ridimensionato il coinvolgimento professionale. Si è iscritto ad un corso di ballo e ne è felice perché gli consente di coltivare nuove amicizie. Dopo soli 4 mesi ha trovato perfino una fidanzata, una donna che ritiene “giusta” per sè con la quale progetta un futuro ed il sesso, ora, non è più un problema, ma la naturale espressione di un rapporto affettivo armonioso.

Se avessimo deciso di lavorare per sciogliere l’ansia e l’insicurezza, evitando di affrontare l’origine del problema, avremmo sicuramente ottenuto buoni risultati, avremmo alleggerito il carico e l’effetto dei vissuti disturbanti, ma non avremmo ottenuto una risoluzione radicale in tempi così ristretti. I sintomi sono preziosi segnali che indicano la presenza di una origine che chiede di essere ascoltata, se vogliamo risolvere i problemi alla radice.

Il piccolo Sebastian, rinchiuso in un quel freddo e buio armadietto di metallo, gridava aiuto e attendeva di essere liberato……

                                                                                     Maria Grazia Sordi

27 dicembre 2014

 

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