Forse come uomo non sarà granché, ma è innegabile che come sceneggiatore e regista, Woody Allen è sicuramente un talento come ce ne sono pochi. I suoi film, infatti, sono riconoscibili lontano un miglio. A volte, come capita spesso, è sufficiente anche vedere le prime immagini di un trailer per capire che dietro la macchina da presa c’è lui.
Capita anche per questo “Magic in the Moonlight” realizzato nel sud della Francia, in costa Azzurra a Provenza, un film – cartolina che ricorda molto il Midnight in Paris, anche se questo è decisamente meno surreale.
L’atmosfera però è uguale: Woody Allen sa portare sullo schermo quella particolare sensazione impalpabile che si respira soltanto in certi posti. E solo chi li ha visitati sa cosa intendiamo.
E’ stato così per Parigi, lo è ancor di più per questo “Magic in the Moonlight”.
Il paragone tra i due film non è azzardato perché oltre ad essere stati realizzati in Francia hanno in Comune anche l’epoca, cioè, l’inizio del secolo scorso, un periodo che, a quanto pare, affascina molto il regista quasi 80enne.
“Magic in the Moonlight” però non è soltanto la descrizione dei paesaggi davvero stupendi del sud della Francia, ma è anche un’introspezione della vita sulla vita delle persone ed in particolare mette a confronto la razionalità con l’illusione, in un giusto mix tra i due protagonisti principali del film: un impeccabile ed imperturbabile Colin Firth (Il mondo di Arthur Newman, La Talpa il discorso del re) e una frizzante Emma Stone (The Amazing Spiderman, The Help e molti altri) che a soli 26 anni è già stata protagonista di una valanga di film.
Ed è proprio l’interpretazione della giovane 26enne a dare brillantezza al film che altrimenti si trascinerebbe monotono tra personaggi molto legati e poco fantasiosi.
Tutto ruota attorno al personaggio della giovane medium Sophie Baker, interpretata appunto da Emma Stone. Tra i vari attori che interpretano il film da segnalare l’ 80enne Eileen June Atkins che interpreta Zia Vanessa.
13 dicembre 2014