chiamparino - I“Nessun accordo coi sindaci che faranno ricorso al Tar” Il Presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino nella conferenza stampa di fine anno attacca i sindaci del Tortonese perché fanno ricorso al Tar, facendo imbufalire Gianluca Bardone, sindaco di Tortona che replica duro.

Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno Chiamparino rilancia sugli obiettivi strategici della sua amministrazione. La Regione non cederà ai campanilismi, per quanto riguarda il riordino della rete ospedaliera e si accinge a varare misure ancora più ardite sul campo della spending review. «Una pubblica amministrazione in lite non fa accordi: chi vorrà ricorrere al Tar è legittimato a farlo, ma poi bisognerà aspettare di vedere cosa dicono i giudici – spiega -. C’è un rapporto inversamente proporzionale tra le probabilità di aggiustamento e la modalità dei ricorsi. Noi siamo abituati a ragionare con le amministrazioni locali dal punto di vista politico, ma davanti al Tar non si discute, davanti al Tar ci si difende, à la guerre comme à la guerre».

La dichiarazione è chiaramente riferita a Bardone ai sindaci del Tortonese e a quello di Asti e Acqui terme che hanno scelto la via del Ricorso al Tar contro il Piano sanitario.

Il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, però non ci sta: «Parole come “localismo” e “guerra” non sono comprensibili e stento a credere che siano state pronunciate. Risposte come “decisionismo” e “guerra anche noi” farebbero solo la gioia di chi semplifica questioni complesse e noi non le daremo».

«Ritengo – prosegue – che il tema in discussione non meriti di essere ridotto a battute semplificatorie, ma richieda approfondimento e analisi, tempo e competenza. È evidente, poi, che la Regione farebbe guerra a se stessa, a quelle decine di migliaia di piemontesi di 40 Comuni del Tortonese, di Asti, di Acqui Terme, che aspettano ancora oggi di capire perché sia stata ridotta la qualità dei servizi; cittadini che non sono nemici, ma vittime di un metodo che sin qui ha deciso senza dare spiegazioni.»

«Abbiamo chiesto una soluzione politica – aggiunge   Bardone – e abbiamo proposto ai Sindaci dei centri zona ed al Presidente della Provincia di Alessandria che la individuazione dell’ospedale sede di Dea fosse rimessa alla valutazione tecnica, accettando tutti i parametri decisi dalla Giunta, ma ci è stato detto di no. Il   documento è a disposizione di chi lo vorrà leggere».

«Da un mese – conclude Bardone – chiedo alla Giunta Regionale di rendere note le motivazioni della scelta che ci riguarda e se saranno in grado di smentire le nostre ragioni le accetteremo. Se sceglie di spiegarle al Tar sarà perché lo ha voluto, non certo perché l’abbiamo voluto noi. Il nostro rispetto istituzionale è fuori discussione, ed altrettanto rispetto chiediamo, per quei cittadini piemontesi dei quali, insieme alla Regione, siamo chiamati a prenderci cura».

30 dicembre 2014

I sindaci in piedi per far sentire la loro presenza al Consiglio regionale

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