L’assessore Regionale alla Sanità, Antonio Saitta, è stato messo al corrente della questione, così è stato informato che a Tortona tre medici della Rianimazione sono pagati dalla Fondazione e nel caso in cui questa venisse tolta si perderebbero i tre medici.
Abbiamo spiegato direttamente all’assessore, vista la situazione, se fosse stato possibile mantenere un unico ospedale Tortona – Novi con due Dea. La spesa, a questo punto non sarebbe stata eccessiva visto che nei piani della Regione è prevista a presenza di un cardiologo e qualche letto di terapia intensiva nell’ospedale che non sarà sede di Rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare: Saitta è stato chiaro: “Una sola Rianimazione nel sud Piemonte” e visto che Acqui terme è decentrata la lotta rimane tra Tortona e Novi.
Dai dialoghi con Saitta è parsa chiara una cosa: alla regione non interessa minimamente se la Rianimazione sarà a Novi o a Tortona, a loro interessa ce ne sia una soltanto.
Questo significa battaglia aperta e giocarsi il tutto per tutto quando, a febbraio, ci sarà il sopralluogo.
Mors tua vita mea. Purtroppo sarà così.
8 dicembre 2014