E’ accaduito nei giorni scrosi, quando una pattuglia dei militati interveniva presso un’abitazione del centro per una lite scaturita per dissapori tra i componenti di un nucleo familiare.
Nell’occasione i militari accertavano che l’uomo era anche autorizzatoi a tenere una pistola regolarmente denunciata e alla richiesta di controllare l’arma verificavano che l’uomo non aveva, in pratica, la disponibilità della stessa, ma l’aveva consegnata alla compagna.
Veniva infatti accertato che la compagna dell’uomo, senza averne titolo, l’aveva spostata dal luogo dove il compagno la deteneva e ne aveva quindi anche la piena e materiale disponibilità. Questo accertamento faceva emergere chiare responsabilità dell’uomo il quale si deve adoperare nella custodia di armi e munizioni affinché non possano mai entrare nella disponibilità di persone che, seppur familiari, non abbiano titolo a utilizzarle.
L’uomo avrebbe dovuto adottare accorgimenti e difese per evitare che chiunque, compresi i familiari, potesse avvicinarsi all’arma, cosa che evidentemente non era stata attuata. Inoltre, erano detenute anche 50 munizioni cal. 38 delle quali non aveva mai fatto denuncia al Comando Stazione. Al termine del controllo, i militari sequestravano la pistola e le 50 munizioni e l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di omessa custodia dell’arma e detenzione illegale di munizionamento.
23 novembre 2014