La colpa del ridimensionamento dell’ospedale di Tortona è dei precedenti  amministratori locali, provinciali e regionali che hanno concorso in modo decisivo al fraudolento trasferimento del Reparto di Ostetricia-Ginecologia a Novi Ligure. Per questo verranno avviati ricorsi al Tar e alla Corte dei Conti, sia per bloccare l’attuale Piano Sanitario che affossa l’ospedale di Tortona, sia per far emergere eventuali responsabilità di possibile danno erariale cagionato dalle precedenti amministrazioni.

Una parte dei componenti del direttivo del PD durante la riunione di Giovedì sera

Una parte dei componenti del direttivo del PD durante la riunione di Giovedì sera

Questa in sintesi la durissima presa di posizione per difendere l’ospedale di Tortona dallo smembramento che è stata decisa dal direttivo del Partito Democratico tortonese che si è riunito giovedì sera preso la sede in via Zenone e che noi documentiamo con le immagini.

Un’aspra discussione su cosa fare per salvare l’ospedale tortonese da quella che sarà una vera e propria cancellazione se diventerà operativo l’attuale Piano Sanitario regionale.

Un Piano che sarà approvato già lunedì mattina, 17 novembre, nella riunione della Giunta regionale.

“Il direttivo del partito – dice il segretario Antonello Santoro  – ha deciso di avviare e sostenere anche attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini tutte le azioni di protesta civile e democratica, ed azioni legali presso il TAR e la Corte dei Conti, anche per fare venire alla luce le pesanti responsabilità che gli amministratori locali, provinciali e regionali hanno avuto negli anni passati, e che hanno concorso in modo decisivo alla determinazione delle attuali criticità, ed in particolare il fraudolento trasferimento del Reparto di Ostetricia-Ginecologia a Novi Ligure, sul quale ancora si assiste ad un assordante silenzio da parte della Direzione dell’ASL, a fronte di reiterate richieste di spiegazioni da parte dei Sindaci del Tortonese.”

Ma questa non è l’unica azione decisa, anche se, visti i ristretti tempi, potrebbe essere l’unica in grado di bloccare la situazione.

“Oltre all’azione legale – aggiunge Santoro – vogliamo coinvolgere i Parlamentari e Consiglieri regionali alessandrini,  che  attraverso incontri con le istituzioni ed i cittadini tortonesi prendano coscienza della gravità della situazione, e si facciano carico di quanto nelle loro possibilità di risolverla.”

 

STANCHI DI ESSERE PRESI PER I FONDELLI ANCHE DA CHIAMPARINO

 Quella che segue è una vera e propria dichiarazione di guerra del PD tortonese contro l’emarginazione dell’ospedale di Tortona e contro tutti quei politici (PD incluso) che remano contro e vogliono smembrare il nosocomio cittadino.



Vogliamo avviare  un confronto aperto e franco con i vertici provinciali e regionali del PD –aggiunge Santoro –   in quanto gli iscritti tortonesi sono stanchi di essere considerati evidentemente marginali e “figli di un Dio minore”. Nel momento in cui anche il PD tortonese con grande fatica riesce lentamente a risollevarsi dalle ceneri, con impegno inenarrabile si torna ad una amministrazione di centrosinistra della Città, ed il PD rappresenta il primo partito tra gli elettori, si sono presi precisi impegni elettorali con la popolazione per la salvaguardia e l’augurabile rilancio della città, che necessariamente passa anche attraverso il suo ospedale.”

“Si tratta di impegni – conclude il segretario del PD Tortonese –  peraltro presi anche dal Presidente della Regione Piemonte nella sua visita all’Ospedale ed alla Città durante il suo tour elettorale, si ritiene doverosa l’attenzione dei vertici del PD in tutte le sue declinazioni. Né  si ritiene possibile ragionare per questi motivi di possibili compensazioni, che , considerate le dinamiche del partito fin qui osservate, avrebbero probabilmente l’amara constatazione di aggiungere al danno subito una possibile beffa.”

14 novembre 2014

Un momento della riunione di Giovedì

Un momento della riunione di Giovedì