«Positivi gli incontri di ieri a Roma: tutti si sono dimostrati attenti e sensibili ai problemi sollevati, impegnandosi, ognuno per il proprio ruolo, per la risoluzione delle richieste avanzate».
Queste le parole del sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, all’indomani degli incontri a Roma con la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini.
A Roma, oltre al sindaco Titti Palazzetti, erano presenti il sindaco di Cavagnolo Mario Corsato, i rappresentanti delle associazioni vittime amianto e dei sindacati, Romana Blasotti Pavesi, Bruno Pesce, Nicola Pondrano e Beppe Manfredi, e alcuni dei parlamentari del territorio.
I primi due incontri programmati erano con i presidenti di Camera e Senato: «L’impegno preso – ha spiegato Titti Palazzetti – è stato quello di accelerare l’iter parlamentare per discutere in aula, il prima possibile, di inasprimento delle pene per i reati ambientali e di prescrizione: due aspetti fondamentali per scongiurare altre sentenze come quella di mercoledì scorso, quando la Corte di Cassazione ha ritenuto prescritti i reati contestati a Stephan Schmidheiny nel processo Eternit».
Nel pomeriggio il sindaco Titti Palazzetti ha poi incontrato il sindaco di Roma Ignazio Marino: «Abbiamo predispoto un documento congiunto da inviare a tutti i Comuni d’Italia, con la richiesta di condivisione e di sottoscrizione, in cui si chiede al Governo di integrare, nel minor tempo possibile, il codice penale affinché siano inasprite le pene per i reati ambientali».
A seguire, l’atteso incontro con Matteo Renzi, al quale è stata consegnata una nota con dieci precise richieste: sostenere i famigliari delle vittime che hanno rifiutato la transazione rendendo accessibile l’utilizzo del Fondo Vittime Amianto anche per i cittadini oltre che per i lavoratori; garantire la copertura economica e la tempestività della bonifica attraverso l’adozione di un Piano pluriennale che preveda lo stanziamento di circa 60 milioni di euro; riformare la normativa sulla prescrizione, aggiornare la normativa sul disastro ambientale recependo la direttiva europea: «chi inquina paga»; rivedere il provvedimento di cancellazione del Tribunale di Casale Monferrato, al fine di permettere la celebrazione in loco delle numerossissime azioni civili per risarcimento danni; sostenere il presidio ospedaliero di Casale Monferrato e in particolare l’Unità Funzionale Interaziendale ASL AL – ASO di ricerca clinica e il reparto di Oncologia; sostenere la ricerca; includere la città Casale Monferrato in un cluster nazionale di progetti su cui mobilitare fondi della Banca Europea per gli Investimenti nei prossimi tre anni; costruire, insieme con la Regione Piemonte, un progetto da promuovere con i Fondi Strutturali 2014-2020, anche sperimentale, che individui risorse anche per Casale Monferrato; promuovere a livello internazionale l’adozione di una specifica normativa che consenta la messa al bando dell’amianto in ogni parte del mondo e che lo Stato Italiano, tramite l’Avvocatura di Stato, si costituisca parte civile nei procedimenti che saranno promossi a carico di Stephan Schmidheiny e che affianchi la Città di Casale Monferrato e le Associazioni nazionali ed estere nell’azione finalizzata a citare Schimdheiny avanti la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja per crimini contro l’umanità.
«Ad alcune richieste abbiamo già avuto un preliminare, e positivo, riscontro – ha sottolineato il sindaco Titti Palazzetti –, ma a breve, ci ha assicurato il presidente Renzi, riceveremo risposta scritta e puntuale sui singoli punti. Già da subito, comunque, c’è stato l’impegno a costituirsi parte civile nei procedimenti a carico di Schmidheiny. Inoltre abbiamo chiesto che sia creato un pool di magistrati per i reati ambientali e una Procura civile a sostegno delle vittime, affinché abbiano un aiuto nelle richiesta di risarcimento danni».
A conclusione dell’intensa giornata si è tenuto l’incontro con il vice presidente del Csm Giovanni Legnini: «Gli aspetti più significativi dell’incontro – ha spiegato Titti Palazzetti – sono stati gli impegni per la realizzazione, attraverso la Scuola Superiore della Magistratura, di un corso di formazione per magistrati incentrato sui reati ambientali e la predisposizione di uno studio, attraverso l’Ufficio Studi del Csm, che esamini tutti i processi in atto aventi come oggetto il reato ambientale».
«Le risposte avute durante la giornata di ieri – ha concluso il sindaco Titti Palazzetti – ci fanno ben sperare: la città di Casale Monferrato e il territorio vigileranno attentamente affinché si concretizzino le richieste. Lo dobbiamo alle vittime, ai malati e alle famiglie».
26 novembre 2014