Finalmente, dopo quasi tre settimane migliaia di persone possono tornare ad utilizzare completamente l’acqua potabile e non solo per usi igienici. Può dirsi finalmente risolto il problema dell’acqua potabile in Val Curone che coinvolgeva ben 12 comuni della zona che potevano usare l’acqua che sgorgava dai rubinetto solo per motivi igienici. Si trattava dei Comuni di San Sebastiano Curone, Gremiasco, Dernice, Brignano, Casasco, Momperone, Pozzol Groppo, Monleale, frazioni Croci, Ca del Bruno e Tirana di Volpedo, frazioni Segagliate, Barca, Zebedassi, Premarone, Torrino di Montemarzino, Berzano, Montacuto e le frazioni servite da Gestione Acqua di Fabbrica Curone e Garbagna.
Nella giornata di venerdì il problema può finalmente dirsi risolto: l’Asl, sulla base dei risultati delle analisi trasmessi dal laboratorio Arpa di Alessandria, avendo rilevato l’assenza nell’acqua esaminata di parametri batteriologici e chimici, ha inviato ai sindaci dei Comuni interessati la comunicazione che l’acqua distribuita dall’acquedotto è finalmente rientrata nei valori limite indicati dalla legge e che pertanto si può considerare idonea per l’utilizzo a fini alimentari.
I sindaci dunque hanno potuto revocare l’ordinanza di non potabilità. Il Comune di Monleale l’aveva già fatto giovedì pomeriggio, altri, come Brignano Frascata, hanno revocato l’ordinanza venerdì.
L’acqua in rete era torbida e con caratteristiche di potabilità non ottimali. Gestione Acqua aveva immediatamente attivato il servizio di consegna delle sacche di acqua confezionate che è proseguito fino a giovedì.
Disagi ci sono state anche per le attività economiche (ristoranti, bar, aziende) dei Comuni colpiti dall’emergenza idrica.
29 novembre 2014