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Quattro italiani denunciati dai Carabinieri di Alessandria, fra cui due che avevano occupato alloggio Atc


 

Tre interventi dei Carabinieri della Compagnia di Alessandria diretta dal Maggiore Massimiliano Girardi

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Alessandria hanno denunciato per ricettazione due cittadini italiani, pregiudicati di 40 e 38 anni, uno dei quali è stato anche denunciato per invasione di edificio per avere occupato un alloggio ATC. I militari intervenivano il 28 novembre nel quartiere Pista perché era stato segnalato che due uomini stavano occupando abusivamente un alloggio ATC. Giunti sul posto, i militari si facevano aprire la porta dell’appartamento in questione e trovavano un uomo che immediatamente e spontaneamente riferiva che la casa era stata da lui occupata diversi mesi fa e non poco prima come era stato segnalato. Una volta entrati in casa, l’attenzione dei militari veniva attirata dalla presenza di un secondo uomo nella sala da pranzo, già conosciuto dagli operanti, e nello stesso locale erano presenti 5 buste contenenti nel complesso 20 kg di rame. Non trovando giustificazione la presenza di tale metallo, che peraltro era stato appena portato in casa secondo quanto ricostruito dagli operanti, e considerato che i due sono pregiudicati per reati contro il patrimonio, venivano entrambi denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione. L’uomo che aveva occupato l’alloggio riferiva che lo aveva fatto circa 8 mesi fa, avendo saputo che la casa era disabitata. Infatti, aveva già cambiato la serratura della porta di ingresso e aveva portato all’interno diversi mobili e i suoi effetti personali. Si procedeva quindi con la denuncia per invasione di edificio e con la comunicazione all’ATC per i conseguenti provvedimenti per rientrare in possesso dell’alloggio.

 

I Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale hanno denunciato per tentato furto aggravato e sostituzione di persona un cittadino italiano di 42 anni, pluripregiudicato. I militari intervenivano la mattina del 24 novembre in via Don Giovine dove una donna, nel rientrare a casa, sentiva la voce di una sua vicina che proveniva dalle cantine. Mentre andava a controllare, incrociava un uomo che risaliva le scale proveniente dalle cantine il quale si allontanava velocemente. Poco dopo la donna apprendeva che la sua vicina di casa aveva sorpreso l’uomo nelle cantine condominiali mentre frugava nei garage, dopo aver danneggiato la porta d’ingresso che conduce alle cantine. Veniva anche a sapere che tale persona aveva citofonato alla sua vicina spacciandosi per un postino e che quest’ultima non vedendolo poi arrivare si insospettiva e capiva che l’uomo girava per il palazzo senza averne titolo. Dalle descrizioni fornite e dai successivi accertamenti, il 42enne veniva riconosciuto come l’autore materiale del tentato furto il quale veniva anche deferito all’Autorità Giudiziaria per sostituzione di persona avendo fatto credere di essere un addetto delle poste italiane.

 

I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per detenzione di sostanza stupefacente un cittadino italiano di 35 anni, pluripregiudicato, residente in provincia di Foggia. L’uomo, che in precedenza era domiciliato a Spinetta,   era stato arrestato il mese scorso in occasione di un tentato furto presso un negozio di ottica di Spinetta Marengo. Nel corso della perquisizione dell’abitazione in cui era ospitato veniva trovato in possesso di 111 pastiglie di Suboxone, che è una specialità medicinale, le quali venivano sequestrate in attesa di ulteriori accertamenti. Da un accertamento tecnico svolto sulle pastiglie, sia appurava che le stesse contengono la buprenorfina che è una sostanza sottoposta a vigilanza e controllo dal Ministero della Salute perché inserite nella tabella dei medicinali preparati da sostanze stupefacenti e inserita del DPR 309 del 1990, la quale trova impiego terapeutico nel trattamento di recupero di tossicodipendenti per compensare l’effetto delle crisi di astinenza da eroina e oppiacei. Considerato che l’uomo non risulta essere tossicodipendente e che non aveva alcuna prescrizione medica per poter legittimamente giustificare il possesso di tale specialità medicinale, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di sostanza stupefacente.

29 novembre 2014

 

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