Sulla base di una pacca sulla spalla e di un sorriso di circostanza che venerdì scorso Chiamparino aveva fatto a Bardone, i sindaci si sono illusi che il presidente della Regione potesse fare retromarcia sul Piano sanitario e dare qualche contentino a Tortona. Niente di più sbagliato, e noi lo avevamo scritto sollevando le ire dei numerosi “io so tutto” .
Siamo stati buoni profeti – purtroppo – quando abbiamo scritto che quella lunga lettera dei sindaci, a tratti retorica, non sarebbe neppure letta da Chiamparino, ed infatti la risposta alla richiesta di un incontro è arrivata dal suo collaboratore, Carlo Bongioanni, che si rivolge direttamente a Bardone.
“Buongiorno Sindaco – scrive Bongioanni – la delibera di riordino del Piano sanitario regionale proposta dall’assessore Saitta è totalmente condivisa dal Presidente Chiamparino e dalla Giunta, detto ciò la segreteria dell’assessore, che legge in copia, è il miglior interlocutore. Immagino la vostra delusione nel leggere queste poche righe ma sono certo che comprenderete il metodo di lavoro. Distinti saluti.”
Poche stringate parole in risposta ad una chilometrica lettera dei sindaci. Un’email che, in pratica, dà il benservito ad ogni possibile apertura politica, anche perché lo stesso Bardone, nella riunione di venerdì, aveva fatto capire che Saitta era irremovibile sul Piano Sanitario ma Chiamparino aveva dimostrato una certa apertura. La risposta lapidaria è arrivata, ma noi non avevamo dubbi e lo abbiamo scritto con largo anticipo.
Ma c’è di più: in risposta ad una lettere che noi abbiamo definito in maniera buonista “ossequiosa” (ma avremo potuto scrivere molto peggio) la regione risponde ai sindaci di rivolgersi, non all’assesore Saita, ma addirittura alla segreteria dell’assessore, cioè a dei semplici impiegati.
Questo la dice lunga sulla considerazione che hanno i 40 sindaci del Tortonese in Regione.
D”altro canto, però, non bisognava certo essere delle volpi per capire che chi predispone un Piano Sanitario senza ascoltare preventivamente i territori e la popolazione, difficilmente lo farà una volta che questo Piano è stato approvato.
Giovedì sera in Consiglio comunale il sindaco Bardone ha ribadito che si rivolgeranno a Saitta e che chiederanno un incontro a lui, ma tutti hanno capito che si trattava di parole di circostanza perchée nessuno crede veramente che Saitta possa cambiare idea e l’unica strada perseguibile, adesso è il ricorso al Tar, come noi abbiamo sempre sostenuto.
Di questo e di quello che è successo giovedì sera in Consiglio comunale, però parleremo più diffusamente in un altro articolo.
28 novembre 2014