Per chi sa leggere tra le righe è una mazzata per l’ospedale. Ci riferiamo alla lettera che il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, ci ha inviato poco fa e che potete nella sezione “Lettere in redazione”.
Bardone spiega l’iter della missiva che i sindaci hanno inviato a Chiamparino e conclude con una frase sibillina: “Si ribadisce e conferma l’intenzione di portare avanti ogni civile dimostrazione a tutela della salvaguardia dell’ospedale cittadino”.
Non dice che proseguirà nel ricorso al Tar contro il Piano sanitario e che, allo stato attuale è, probabilmente, l’unica possibilità che rimane per salvare l’ospedale di Tortona.
Bisogna ricordarsi, infatti, che siamo di fronte a un Piano Sanitario già approvato dalla Regione Piemonte, per cui solo un’analoga delibera della Giunta Regionale, potrebbe modificare quanto stabilito nel Piano.
Bardone aveva l’occasione di “smarcarsi” definitivamente da Chiamparino e ribadire la ferma intenzione sua e dei sindaci, di ricorrere al Tar, mostrando gli attributi, ma non lo ha fatto.
Cosa significa questo?
Per noi semplicemente una cosa: i sindaci non hanno intenzione di fare ricorso al Tar, così come non hanno intenzione di dimettersi dal Partito Democratico.
E vorremmo tanto che qualcuno dei 40 sindaci che hanno firmato quella lettera ossequiosa nei confronti del presidente Chiamparino, ci smentisse, dicendo lui, a prescindere da quello che farà Tortona, presenterà ricorso al Tar, perché lui crede nei diritti dei suoi cittadini.
Ma probabilmente non arriverà nessuna lettera di smentita al giornale, perché nessuno dei 40 sindaci si alzerà in piedi per dire “Io sono diverso!”
E tutto, forse, finirà con l’ennesima boutade, l’ennesimo teatrino di una classe politica sempre meno apprezzata dalla gente.
Angelo Bottiroli
26 novembre 2014