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Ospedale, la colpa è dei precedenti politici e i medici forse non sono esenti da responsabilità


Direttore,

nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
E’ stata finalmente imboccata la strada giusta per salvare il salvabile?
Direi che dopo il fucile caricato a tappi del PD tortonese il nostro Sindaco ha finalmente deciso di caricare il proprio fucile con pallettoni; piu’ adatti in scontri di questa portata. Io credo che l’equilibrio personale, la competenza e la grande esperienza, dentro e fuori la struttura ospedaliera, del Dr. Prete, l’intervento auspicabile di uomini della zona di concreto “peso” in campo industriale e manageriale ed il Sindaco in prima fila a rappresentare i Tortonesi,  possano essere le chiavi di volta per tentare la sortita ormai necessaria per ribaltare la Caporetto della politica cittadina degli ultimi dieci anni.
Caporetto della polica, di maggioranza e minoranza, perche’ ne, soprattutto, coloro che hanno guidato la Citta’ ne coloro che rappresentavano in ogni caso un elevato numero di Cittadini hanno saputo fronteggiare come si conviene una battaglia che e’ cominciata anni addietro.
Non era certo un mistero per molti Cittadini per cui possiamo pensare che lo fosse per coloro che guidavano la Citta’? E’ ridicolo il solo pensarlo anche perche’ appena fuori Tortona, in piemonte e lombardia, non avevano dubbi su quale fosse il vaso di coccio destinato a rompersi. E se qualcuno si dichiarasse ancora oggi all’oscuro dei disegni “novesi”, soprattutto quei medici che in ospedale ci lavoravano, sarebbe bene che si dedicasse ad altro e non si offendano.
Al mio paese dicono: anche un cane docile dopo sette fette capisce che e’ polenta e manifesta il proprio disappunto al padrone.

Ma i tortonesi si chiederanno ora di che livello sono stati i politici locali che hanno guidato la citta’ quando sono state fatte le prime mosse per  cancellare la struttura ospedaliera? Senza dimenticare il tribunale, l’inps, la polizia ferroviaria ecc. E non dimentichiamo che il riordino delle forze dell’ordine potrebbe significare la cancellazione di numerose caserme dei Carabinieri con tutto quello che significherebbe in tema si sicurezza per le nostre vallate. Occorrera’ farlo, anche pubblicamente e senza distinguere la destra dalla sinistra, perche’ mi parrebbe evidente che se la citta’ sta retrocedendo da anni non e’ certo solo per la crisi globale ma per la carenza di uomini lungimiranti, capaci e, probabilmente, per l’abbondanza di  semplici spettatori nelle vicende che hanno riguardato la citta’ fino ai giorni nostri.

Io credo che la popolazione tutta, non solo cittadina ma anche quella delle nostre valli, con in testa i loro Sindaci troppo spesso impegnati a salire e scendere dal carro, si dovrebbe stringere attorno al Sindaco perche’ non e’ una battaglia politica ma la lotta per il presente ed il futuro  di tutto il circondario che gravita attorno a Tortona. Vero che il dr. Bardone e’ l’ultimo baluardo, rimasto con il cerino acceso passatogli da altri, ma, ammettiamolo, la personalita’ che emerge oggi, necessariamente, poteva e doveva con forza portarla nelle piazze cittadine anche quando era all’opposizione.   Pero’, meglio tardi che mai.

Il Sindaco dovrebbe, a mio modesto parere, chiamare a raccolta i Tortonesi in piazza ed alzare la sua voce, solo la sua perche’ di condottieri ne basta uno, non in nome della politica ma in nome di una partecipata solidarieta’ in difesa del Tortonese necessaria anche a Lui per essere un autentico attore e non un semplice spettatore nelle decisioni che determineranno il futuro del nostro ospedale e di di decine di paesi che attorno a Tortona gravitano.

Grazie e cordialita’.

Lettera Firmata


19 novembre 2014

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