Insieme a loro si sono uniti i sindaci Ernesto Vegezzi di Casalnoceto, Alessandro Canegallo di Spineto Scrivia, Flaviano Gnudi di Carbonara, Adolfo Guagnini di Alzano Scrivia e Carlo Buscaglia sindaco di Dernice nonché consigliere provinciale.
La consegna della tessera è avvenuta dopo una conferenza stampa dai toni vibranti, aperta dal vicesindaco si Castelnuovo Gianni Tagliani, fautore dell’iniziativa spiegando che proprio oggi il Consiglio di Stato ha fortemente criticato la riforma Balduzzi dalla quale nasce il Piano Sanitario che dovrebbe essere approvato mercoledì mattina in Regione.
Una sentenza che spieghiamo meglio in un altro articolo ma che di fatto non inficia il Piano Sanitario, ma solo la base sulla quale è stato predisposto.
Tagliani e i sindaco sperano però, che questa sentenza possa, in qualche modo, fermare la Giunta dall’approvazione del Piano Sanitario che obbligherebbe i Comuni a percorrere un’unica strada: quella del ricorso al Tar.
“La consegna della tessera del partito – ha detto Gianni Tagliani – non è una boutade ma è un gesto che ci costa molta fatica perché molti di noi sono iscritti da quando avevano 18 anni e c’era ancora il Partito Comunista.”
Tagliani ha detto che quella intrapresa non è una lotta con Novi ma si chiede pari dignità dal momento che si trattava di un polo unico: un ospedale su due sedi.
Un concetto ribadito e ampliato dal sindaco Gianluca Bardone: “per cinque anni – ha detto il primo cittadino di Tortona – ci hanno fatto credere che dovevamo essere un’entità unica con Novi, adesso che ci hanno spolpato ci uniscono ad Alessandria, già perché il nuovo Piano Sanitari prevede che Tortona dipenda dall’ospedale di Alessandria, questo significa che i nostri migliori medici verranno trasferiti là.”
Ernesto Nobile, sindaco di Pontecurone ha sottolineato la fatica che significa per lui riconsegnare la tessera e uscire dal partito “però – ha detto – dobbiamo guardare in faccia la realtà e prima di essere tesserati del PD noi siamo sindaci e se la politica sbaglia noi dobbiamo guardare in faccia la realtà e avere il coraggio di assumerci le nostre responsabilità e dare un segnale forte come quello di restituire le tessere.”
Ma questo atto non solo simbolico potrebbe non essere l’unico: Nobile ha annunciato altre azioni nei prossimi giorni che al momento non sono state svelate ma potrebbero preannunciare qualcosa di inaspettato ed eclatante.
“La battaglia sarà lunga – ha concluso il sindaco di Pontecurone Ernesto Nobile – sia a livello legale con ricorsi al Tar e Corte dei Conti ma anche in altri campi.”
18 novembre 2014