E’ questa l’informazione che filtra da Torino e che preannuncia non solo ad un drastico ridimensionamento dell’ospedale tortonese ma addirittura ad un sua futura soppressione.
L’ipotesi è suffragata da quello che è successo all’ospedale di Valenza che si trova solo a 15 Km da Alessandria (Tortona 16 da Novi) che dopo aver visto declassato il Dea a semplice Pronto Soccorso (come avverrà probabilmente a Tortona), poi a Punto di Primo soccorso, adesso l’ex ospedale è diventato un semplice Poliambulatorio.
Se a Tortona fosse rimasto il Punto nascite così come previsto dalla relazione tecnica degli esperti, con ogni probabilità, il Dea sarebbe rimasto e probabilmente addirittura potenziato e chissà forse sarebbe stato soppresso il Dea di Novi Ligure.
Invece qualcuno si è mosso prima e così, malgrado le relazioni degli esperti fossero tutte a favore del Punto nascite di Tortona, qualcuno, in alto, ha deciso ugualmente di trasferirlo a Novi per soli 50 parti in più all’anno, affossando così l’ospedale di Tortona
La conferma di questo quadro catastrofico arriva da fonti praticamente certe e si può facilmente leggere anche tra le righe della risposta che l’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha fatto recapitare ad un interrogazione del consigliere regionale Massimo Berutti:
“Oggi il Patto per la salute – si legge nella risposta – non consente più di “mettere insieme gli Ospedali”, e quindi saranno fatte delle scelte, che non abbandoneranno la presenza ospedaliera, ma andranno nella direzione di un suo rafforzamento; rafforzamento che però non potrà essere fatto per tutte le specialità, perché bisogna tenere conto dei bacini minimi e massimi di utenza. Il piano sarà completato quanto prima per poter dargli applicazione ma si tratterà di un metodo unico, applicato su tutte le strutture ospedaliere della Regione.”
8 novembre 2014