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Domenica 23 novembre ad Acqui Terme riflessione intorno alla filiera agricola tutta italiana

Mercato ambullante frutta - GE’ tutto pronto per il “grazie dei campi” che si celebrerà il 23 novembre, in Cattedrale ad Acqui Terme.

In questo modo continua una tradizione che ha sempre trovato consensi sul territorio e che identifica proprio San Martino con la “Giornata del Coltivatore”, ossia un modo per rendere grazie al Signore ma che vuole anche essere un’occasione per stare insieme e per esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio.

Quest’anno il tema che unirà tutte le feste del Ringraziamento a livello nazionale, deciso dalla Commissione Episcopale è “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta”.

La Giornata del Ringraziamento 2014 precede di alcuni mesi l’apertura di Expo Milano 2015 dedicato a “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, un tema di particolare rilevanza per il nostro Paese e non solo.

Esso invita a dedicare un’attenzione speciale al tema del cibo, quale dono di Dio per la vita della famiglia umana. Così, nel ringraziare il Padre per i frutti della terra, ci rendiamo consapevoli di coloro che patiscono la fame. Papa Francesco richiama spesso “la tragica condizione nella quale vivono ancora milioni di affamati e malnutriti, tra i quali moltissimi bambini”. La fame è minaccia per molti dei poveri della terra, ma anche tremendo interrogativo per l’indifferenza delle nazioni più ricche.

Infatti, alla sottonutrizione di alcuni, si affianca un dannoso eccesso di consumo di cibo da parte di altri.

È uno scandalo che contraddice drammaticamente quella destinazione universale dei beni della terra richiamata – quasi cinquanta anni or sono – dal Concilio Vaticano II nella Costituzione pastorale Gaudium et spes (cf. n. 69). È una questione di giustizia, che pone gravi interrogativi in merito al nostro rapporto con la terra e con il cibo.

In questa Giornata del Ringraziamento guardiamo dunque all’agricoltura, che – attraverso i suoi frutti – è fonte della vita.

La terra va custodita come un vero e proprio bene comune della famiglia umana, dato per la vita di tutti. Essa deve mantenere come primaria la sua destinazione fondamentale – quella di essere, appunto, fonte di cibo per i suoi abitanti, facendo in modo che il rispetto e la ricerca della qualità dei beni salvaguardi la capacità della terra stessa di produrre per la generazione presente e per quelle future.

L’agricoltura poi non è solo produzione finalizzata a nutrire la famiglia umana, ma anche custodia del territorio, che lo cura e lo riqualifica.

Inoltre, la stessa agricoltura è anche un sistema di relazioni umane, che si sviluppano in stretto contatto con la terra ed i suoi ritmi.

La custodia della terra per nutrire il pianeta è impresa che richiama anche la responsabilità delle singole persone e delle famiglie: siamo consumatori, ma anche cittadini attivi e responsabili.

È saggezza privilegiare la qualità rispetto alla quantità, sapendo che – nei prodotti a forte impatto ambientale e sociale – la qualità aiuta la sostenibilità.

Altrettanto importante è agire nelle nostre famiglie, per ridurre ed eliminare lo spreco alimentare, che nelle società agiate raggiunge livelli inaccettabili.

Papa Francesco ha più volte denunciato la “cultura dello scarto”, cultura che “tende a diventare mentalità comune che contagia tutti”, rendendoci “insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione.

Ricordiamo bene però che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame!”

A livello provinciale, intanto, si sta continuando nella raccolta delle adesioni, sono ancora disponibili pochissimi posti, per prendere parte all’iniziativa: alle 10.30 la giornata inizierà con la messa verrà celebrata da Mons. Paolino Siri Vicario Generale Diocesi di Acqui Terme e da don Ivo Piccinini consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti.

Seguirà benedizione dei mezzi agricoli, il saluto e gli interventi delle autorità. Al termine è previsto un momento conviviale al ristorante “Vallerana” di Alice Bel Colle.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere all’ufficio Provinciale o agli uffici zona Coldiretti.

 

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