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Cresce la produzione italiana in moneta complementare, in controtendenza rispetto al Pil in euro

bilucaglia - QRipresa, parola bandita dal dizionario italiano. Almeno per chi pensa che il denaro sia il solo mezzo di sviluppo. ll Pil nazionale infatti ha cessato di crescere dal 2011, complice anche l’evidente instabilità politica del Paese mal letta dai mercati finanziari internazionali – registrando di fatto una flessione del 5,5 % rispetto al 2009. A ciò si aggiunga una perdita, a fine 2014, di un altro 0,4%, a conferma di un trend più che negativo.

Non che nel resto del mondo le cose vadano meglio: gravi problemi di numeri si registrano anche nell’Est e in Asia, con Serbia e Giappone alle prese con pesanti revisioni al ribasso della produzione interna, e relativi problemi di banche e di borsa. Centinaia di miliardi di euro in meno per gli italiani, che confliggono invece con l’accelerazione smodata annua del debito pubblico. A rischio, oltre che i portafogli e le tasche dei cittadini, anche il capitale previdenziale.

Le pensioni, già colpite dalla progressiva perdita di potere d’acquisto da decenni, vengono decurtate in funzione del fatto che, nel concreto, non sono più le leggi dello Stato a determinare i criteri di calcolo dei trattamenti postlavorativi, bensì l’andamento dei cicli economici, i cui indici esercitano di fatto un vero e proprio “divide et impera” contribuendo così all’esecuzione forzata della politica di ferreo rigore di bilancio impostaci dall’Unione Europea. In breve, lo Stato ha perso la propria sovranità in materia previdenziale.  I problemi sono soluzioni, per questo è nata VisioTrade Spa. Un moderno motore di sviluppo delle relazioni professionali fra imprese, in grado di incrementare fatturato e opportunità di business, garantendo al contempo la certezza di incassi e pagamenti grazie a un innovativo sistema di crediti commerciali a zero rischio insoluto.

Cala il Pil in Euro, cresce e avanza il Pil in EuroCrediti, questo il nome della prima e unica moneta complementare nazionale, un’unità di conto non fisica – e proprio per questo in grado di risolvere a monte il problema della scarsità di liquidità -, ma di valore equivalente all’euro, la quale misura gli scambi commerciali tra aziende che hanno scelto di tornare a produrre in nome di una sana economia reale, slegata da politiche di speculazione finanziaria fine a se stessa.

VisioTrade Spa, mercato privato parallelo in cui ogni imprese acquista ciò che le occorre pagandolo semplicemente con ciò che produce, nata nel 2009, si è subito imposta in controtendenza rispetto al calo della produzione, transando beni e servizi per 4 milioni di Eurocrediti nel 2010, primo anno di attività. Da lì in poi è stata una crescita costante in termini di Pil frutto di una corretta e produttiva economia reale: 10 milioni nel 2011, 22 nel 2012, 42 nel 2013, oltre 100 milioni nel 2014, con una crescita esponenziale delle aziende in tutta Italia facenti parte del circuito VisioTrade Spa passata dalle prime 500 aderenti nel 2011 alle 1500 nel 2012, 2500 nel 2013, sino a superare quota 3000 nel 2014.

Cristiano Bilucaglia


25 novembre 2014

 

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