Questa la scena iniziale di un film drammatico, che ha in Marion Cotillard un splendida protaginista. E sembra quasi impossibile riconoscere l’attrice francese completamente diversa dalla prosperosa protagonista de “Il cavaliere oscuro” .
A soli 39 anni Marion Cotillard è sicuramente una delle migliori attrici francesi degli ultimi decenni, la sua poliedricità nell’interpretare personaggi diversi come in Midnight in Paris, Contagion, C’era una volta New York, Un’ottima annata e molti altri, ne fa un’attrice completa che raggiunge forse l’apice in questo film dove l’espressività conta forse di più di ogni dialogo.
La trama è semplice: il dato di lavoro ha accolto la decisione di rifare la votazione e Marion (Sandrà) ha solo un week end per far cambiare idea ai suoi colleghi.
I due registi, i fratelli Jaean Pierre e Luc Dardenne (Il ragazzo con la biciletta, il matrimonio di Lorna) riescono a rappresentare uno spaccato della società attuale.
Una cosa che colpisce nel vedere il film è stata la tipologia delle persone: è sufficiente recarsi in Francia per capire che quelle rappresentate e le loro situazioni rispecchiano chiaramente la realtà attuale che, purtroppo, non è solo di quel Paese.
23 novembre 2014