Ugo Cavallera

Ugo Cavallera

Non è mia abitudine alimentare polemiche soprattutto in materia sanitaria ove è in gioco la salute dei cittadini ma neanche tacere di fronte a dichiarazioni di comodo da parte di coloro che che dal giugno di quest’anno hanno assunto le responsabilità di governo della Regione.

Com’è noto il nuovo Assessore regionale alla Sanità in questi mesi ha sempre dichiarato di voler seguire il metodo della programmazione ed in particolare di dare attuazione a quelle riforme che altre Regioni hanno già attuato e che sono previste dal Patto per la salute 2014-16 siglato, per le Regioni, da Chiamparino nello scorso mese di luglio e che indica gli “standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”.

Il Regolamento ospedaliero approvato in Conferenza Stato Regioni nel successivo mese di agosto è il presupposto del documento che la Giunta Regionale ha presentato in Commissione consiliare regionale e che si appresta ad approvare formalmente. Questo documento prevede una diversa classificazione rete ospedaliera provinciale rispetto a quanto stabilito dai Programmi Operativi 2013-15, concordati con i Ministeri vigilanti sul Piano di Rientro. La revisione degli ospedali prevede il declassamento di Acqui e Tortona con la trasformazione dei DEA in Pronto Soccorso e le ulteriori conseguenze sulle attuali specialità che in questi ospedali non saranno più previste.

Proprio coloro che dichiaravano di volersi riprendere maggiore autonomia rispetto ai criteri nazionali si apprestano a dare applicazione a dei parametri che renderanno più difficoltosa l’accessibilità ai servizi da parte degli abitanti del nostro territorio, molto ampio e decentrato, con il rischio di incrementare la mobilità passiva verso ospedali delle Regioni confinanti.

Circa il parallelismo, fatto da qualcuno, tra la chiusura di un punto nascita e la possibilità di mantenimento del DEA (1° livello) credo che sia una motivazione che non tenga se si considerano le diverse specialità che di norma fanno corona al DEA e che sono presenti a Tortona e ad Acqui. Mi auguro comunque un ripensamento prima della decisione finale che compete alla Giunta Regionale

                           Ugo Cavallera – Ex assessore regionale alla Sanità


14 novembre 2014