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Calore va controcorrente: “Credo nel Piano sanitario regionale, va bene ridimensionare gli ospedali”


Giuseppe Calore

Egregio Direttore,

ho ricevuto una e-mail dal Presidente del Consiglio Comunale di Tortona, quale Presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, per un intervento al Consiglio Comunale, in seduta pubblica per il 10 dicembre ho risposto che avrei partecipato con l’intento di intervenire a favore della chiusura dell’Ospedale di Tortona.
Poiché l’intervento dovrà essere limitato a soli 3 minuti, al fine che tutti possano esprimere il loro parere, ritenendo che eventualmente non possa completare l’intervento ne voglio anticipare il
contenuto affinché venga pubblicato, come lei auspica, e che il mio pensiero sia esaustivo.
Il mio intervento sottolineo è a livello personale e non come esponente di una Associazione, è il mio pensiero politico.
La decisione dell’Amministrazione di convocare un consiglio a seduta aperta, la trovo un vero gesto di democrazia e volontà di partecipazione del popolo alle decisioni amministrative, unica nota dolente che si ricorre a questo strumento solo quando si è in difficolta o si cerca una
consolazione popolare su sconfitte politiche personali.
Preferirei che l’Amministrazione ascoltasse il popolo anche su altre questioni, per esempio se spendere una certa cifra per rifare il porfido di piazza Duomo o utilizzare la stessa cifra per sistemare rogge, scoli d’acqua, canali e quant’altro per impedire inondazioni in caso di forti piogge ed evitare disastri.
Sulla questione dell’Ospedale è alquanto singolare che si è formato un comitato consociativo fra le forze politiche di maggioranza e minoranza, Partito Democratico e Polo della Libertà (oggi Forza Italia) le stesse che hanno governato alternativamente sia lo Stato Italiano che la Regione Piemonte ed entrambi in equale misura hanno operato sulla scelta di ridurre le spese sanitarie, che rappresentano 80% della spesa dei rispettivi bilanci; è stato predisposto ed approvato  in tal senso un piano sanitario nazionale e di riflesso quello Regionale, (in Piemonte in data 19 novembre la Giunta Regionale ha approvato la revisione della rete ospedaliera) con costi e servizi standard, un
piano che in sostanza ha previsto una riduzione degli attuali presidi ospedalieri: gli ospedali sono stati suddivisi in 6 Dea di secondo livello (hub) per la nostra zona Piemonte SUD-EST l’Ospedale  SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo (Alessandria) e 20 DEA I livello (Spoke) per la nostra zona Asti, Casale Monferrato (decisione da rivedere in base ai risultati)  e Novi Ligure, e 4 Pronto Soccorso (Area disagiata) Tortona.


CREDO NEL PIANO SANITARIO

Le discipline ospedaliere in Piemonte scenderanno da 1027 ad 815; L’Assessorato Regionale alla Sanità ha precisato che con questa decisione non verranno chiusi gli ospedali, ma razionalizzata l’offerta interna alle strutture. L’obiettivo non è garantire il posto o l’interesse di qualche primario, bensì garantire gli standard di qualità e quindi la salute degli utenti.
Io a questo intervento di ristrutturazione aziendale ci credo, a riprova vi racconto una mia sperienza familiare; il 14 dicembre 2013 mia madre di 92 anni, cade in casa e si rompe l’omero con una frattura scomposta, la badante che l’assiste, invece di chiamare il 118 la accompagna a un ospedale vicino (piccolo). Mi chiama a telefono e parlo con il personale medico mi riferiscono che non fanno servizio di pronto soccorso, con l’applicazione del piano sanitario campano una città di 1.500.000 di abitanti ha solo 2 ospedali che fanno pronto soccorso) e quindi viene indirizzata all’Ospedale “Loreto mare” di Napoli.

Qui viene operata il 30 dicembre in anestesia totale e a distanza di 1 mese ha avuto una guarigione soddisfacente. Mi sono informato è questo Ospedale è ritenuto a livello europeo il primo per quanto riguarda la chirurgia della mano.
E’ inutile portare in giro i feriti se poi verranno trasferiti tutti al medesimo ospedale, in effetti se si chiama il 118 loro già sanno dove andare.
Tutti abbiamo richiesto a gran voce la riduzione degli sprechi, degli stipendi d’oro, della corruzione e del mal costume, e quando si mette a mano a tutto ciò protestiamo perché una decisione forse ci
penalizza? È un problema portare o avere ricoverato un ammalato, solo per certe patologie, ad Alessandria o a Novi Ligure piuttosto che a Tortona? Una volta 50 anni fa, non possedevamo i mezzi di trasporto comodi come oggi, tutti ora abbiamo un’automobile, vi sono strade e autostrade, una volta si portava il ferito o l’ammalato in ospedale con un carretto o la bicicletta, chiaro che fare 10 chilometri allora era un problema ma oggi, che vi sono anche gli eli-soccorsi, mi sembra solo una questione di campanilismo o propaganda politica.
Forse le promesse fatte in campagna elettorale dal sindaco Bardone non possono essere attuate, ci poteva pensare prima a farle. A governo della nazione e della Regione ci sono i suoi amici di partito perché non li ha interpellati prima di avventurarsi in facile promesse, ho lo hanno informato del contrario e lui ha preferito non tenerne conto? Pensando di poterle cambiare? Pensare ancora di essere agli anni 80 quando si spendeva a più non posso, bastare una protesta per ottenere una strada, un ponte, una tangenziale, un ospedale, e quant’altro tanto la zecca stampava moneta e il debito pubblico e l’inflazione saliva. Bisogna ricordarsi che quei bei tempi sono finiti non vi sono vacche grasse il pareggio di bilancio e la riduzione del debito incombe l’Europa chiede sacrifici, se ci vogliamo restare.

UNA BUFALA IL RICORSO AL TAR?

Oggi si vuol procedere con un ricorso al TAR poi eventualmente al Consiglio di Stato, intanto il provvedimento della giunta Regionale andrà in approvazione a marzo del 2015 da parte del governo sempre dei consociati PD e PDL (forza Italia) con l’aggiunta di NCD Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, questo devono sapere i cittadini elettori.

Quale TAR o Consiglio di Stato decide contro il Governo soprattutto quando in gioco vi è la stabilità economica di un paese.
Capite che se venisse dato ragione ai Comuni del Tortonese, tutti i comuni italiani farebbero ricorso e quindi salterebbe il piano sanitario nazionale, deficit per lo Stato Italiano e problemi in Europa.
Anche la questione dell’Inps è un segnale, chiuderà anche questo Ufficio a Tortona, E’ nella natura delle cose; Oggi con i servizi telematici e l’assistenza dei CAF non c’è più necessità di andare agli
sportelli, personalmente ho provveduto all’assunzione e alla dimissione di una badante, ho ricevuto i bollettini dei contributi  INPS, ho visionato e stampato i miei contributi previdenziali, ho provveduto a inviare domande di sostegno al reddito legge 104, e quando non riuscivo ad andare avanti con la procedura, chiamando telefonicamente l’INPS (numero verde) venivo  esaustivamente indirizzato a completare le operazioni telematiche.
Altro segnale è stata la chiusura del Tribunale non vi è stato nulla da fare, d’altronde se il Presidente del Consiglio Renzi ottiene consensi elettorali, Europee 2014 con il 40% dei consensi al suo partito, non ultimo la vittoria nelle regioni Calabria ed Emilia, non vedo perché non deve attuare i suoi programmi di taglio al bilancio o aumento di tasse.Oggi Renzi e come Giulio Cesare quando il popolo chiedeva se-sterzi lui rispondeva vado dritto….

Il voto elettorale è la sua arma ad andare avanti.

TORTONESI NON FATEVI ILLUSIONI

Io penso che i cittadini tortonesi non dovrebbero dare ascolto a queste illusioni per non restare alla fine delusi e amareggiati.
E’ bene che ricordino le promesse del cavaliere (Berlusconi) che ci ha illuso con l’abolizione dell’IMU, ha lottato e ha costretto il Governo ad abolirla ha ottenuto il suo consenso popolare quasi a stravolgere un risultato elettorale favorevole alla sinistra, io pagavo 100 euro di IMU con la detrazione sulla prima casa, mi sono ritrovato con TARI e Tasi a pagare circa 600 euro senza detrazione sulla prima casa, penso che questo sia successo a tanti altri, ricordatevi per il futuro e se il ricorso al TAR e al Consiglio di Sato sarà perso mettete in conto di pagare anche le spese perché
non so se i legali chiamati a difendervi lo faranno gratis o se pagheranno i nostri amici politici consociati.
Per queste ragioni sono favorevole a che le decisioni della Regione e del Governo vengano attuate, dopo se trovo dei miglioramenti voterò per questi politici in caso contrario potrò votare per altri.
La ringrazio per la eventuale pubblicazione.

Giuseppe Calore

30 novembre  2014

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