I Carabinieri della Stazione di Oviglio hanno denunciato per invasione di edifici tre cittadini marocchini di 32, 34 e 62 anni, tutti pluripregiudicati. La pattuglia interveniva alle ore 18.30 circa del 30 ottobre nel capoluogo in via Scazzola dove un cittadino aveva segnalato l’effrazione di una porta di ingresso di un alloggio di sua proprietà e adibito a ufficio, ma ora dismesso e vuoto, dal quale sentiva provenire diverse voci. La pattuglia interveniva rapidamente sul posto bloccando i tre uomini all’interno del locale e veniva accertato che erano entrati alcuni giorni prima nell’immobile perché non sapevano dove andare a dormire. I tre marocchini, che non avevano al seguito nessun effetto personale, venivano quindi accompagnati in caserma con l’ausilio di altre pattuglie intervenute e venivano sottoposti a fotosegnalamento e denunciati per invasioni di edifici. I tre non hanno arrecato danni al locale perché comunque lo stesso è completamente vuoto e attualmente inutilizzato.
I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato due cittadini italiani di 46 e 52 anni per gestione, trasporto, raccolta e recupero non autorizzati di rifiuti. Fermati il 31 ottobre sulla SP 50 vicino a Quargnento a bordo di un autocarro di proprietà di uno dei due, veniva accertato che avevano sul cassone del mezzo molti rottami ferrosi quali reti da letto, vasche da bagno, matasse di cavo elettrico, mobili in ferro, contenitori di latta con vernici e altro materiale vario. Dalla verifica sulla documentazione emergeva che gli stessi non erano in possesso della relativa autorizzazione, non risultavano iscritti all’albo nazionale dei gestori ambientali come previsto dal Decreto Legislativo 152 del 2006 ed erano anche sprovvisti del formulario di identificazione dei rifiuti. Il mezzo e i rifiuti venivano sottoposti a sequestro preventivo per la successiva confisca e i due venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato un cittadino italiano di 52 anni, pregiudicato della provincia di Imperia perché dal controllo emergeva che non poteva trovarsi nel capoluogo a seguito di un divieto di ritorno in città per 3 anni. L’uomo veniva controllato nel quartiere Cristo, insieme ad altro pregiudicato, incurante delle disposizioni imposte nei suoi confronti dal Questore. Per lui ovviamente la conseguente denuncia alla Autorità Giudiziaria.
3 novembre 2014