Alcuni giorni fa sono state presentate in Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Piemonte le linee guida della nuova riorganizzazione della sanità piemontese. Le stesse linee saranno con tutta probabilità approvate mercoledì e portano all’attuazione del decreto fortemente voluto dall’allora Ministro alla Salute, l’alessandrino Renato Balduzzi.
Martedì mattina una delegazione composta da amministratori locali e rappresentanti politici è andata a protestare in Consiglio Regionale per i metodi con i quali la Giunta di sinistra piemontese ha preso queste scelte, chiedendo di poter parlare con l’Assessore alla Sanità Saitta. Dopo ore di attesa una delegazione è stata finalmente ricevuta. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale era rappresentata dal Portavoce provinciale del partito, nonché Consigliere Provinciale, Federico Riboldi e dal Portavoce cittadino di Acqui Terme, Claudio Bonante. La delegazione ha fortemente protestato per come le linee guida predisposte in tempi veramente rapidi dalla Giunta di centro-sinistra di Chiamparino penalizzino l’acquese: sono un lontano ricordo i tavoli tematici di consultazione promossi da Cota in tutte le province piemontesi, dove si ascoltavano i pareri e i suggerimenti di personale medico ed esperti del settore. “L’Assessore Saitta ha confermato la decisione di declassare i DEA di Acqui e Tortona a semplice Pronto Soccorso: una decisione basata solamente sulla “produttività” degli ospedali, che non tiene conto della vastità dei territori che gravitano sulle due strutture sanitarie.” – commenta a caldo Riboldi – “La provincia di Alessandria vede confermata, ancora una volta, la sua totale assenza di peso politico in Regione, uno dei punti sicuramente caratterizzanti della giunta Chiamparino.”
“Non si è tenuto conto che l’acquese è un territorio forse meno popolato di altri, ma sicuramente più vasto, e quindi con spostamenti che richiedono tempi maggiori e mettono a rischio la salute dei cittadini in caso di problematiche sanitarie” – aggiunge Bonante – “Desta stupore che Acqui Terme, rappresentata in Regione dal piddino rivaltese Walter Ottria, all’epoca capofila e coordinatore nell’acquese delle dure, decise e roboanti proteste contro il piano sanitario della Giunta Cota, latore durante l’ultima campagna elettorale di promesse e rassicurazioni a riguardo dell’ospedale della città termale in caso di sua elezione, sia stata così penalizzata.”
In definitiva, quindi, un Partito Democratico che dovrebbe perlomeno vergognarsi dell’incoerenza manifestata durante i mesi e gli anni passati, dimostrando poco rispetto per i cittadini acquesi e tortonesi, presi in giro per mesi per solo scopo elettorale, e ora unici a pagare, sia in termini sanitari, che sociali, che economici a causa dell’inconsistenza politica dei rappresentanti alessandrini del PD in Regione.
Fratelli d’Italia – Acqui Terme
19 novembre 2014