Sospettando lo svolgimento di tali pratiche illegali, i militari hanno attuato un controllo mirato, cogliendo il benzinaio proprio mentre, grazie ad un tubo flessibile ed un adattatore, collegava le bombole dei clienti alla pompa del Gpl.
Lampante la convenienza economica: riempire una bombola per uso domestico al distributore, anziché presso un rivenditore autorizzato, costa circa la metà anche se rimane un’operazione vietata dalla legge.
La crisi ha aguzzato l’ingegno ma non la cautela: infatti, la bombola che si usa in abitazione, a differenza degli impianti Gpl installati sulle macchine, non ha nessuna valvola per controllare la pressione. Pertanto, il carico del combustibile a cura del gestore avviene manualmente senza nessun apparato di controllo e, quindi, senza poter verificare l’effettiva pressione all’interno della bombola, con il pericolo di deflagrazione.
La pattuglia delle fiamme gialle tortoensi ha immediatamente fermato il rifornimento illegale, elevando una sanzione di cinquemila euro nei confronti del titolare del distributore, per avere contravvenuto all’articolo 18, comma 5 del Decreto Legislativo 128 del 2006.
È scattata, altresì, multa nei confronti del cliente che dovrà pagare 1.333 euro..
la Finanza ha poi avviato anche un controllo di natura fiscale, al fine di verificare la regolarità delle altre attività del gestore dell’impianto di carburanti.
9 ottobre 2014