Di solito una crisi idrica avviene in conseguenza di una siccità: qui, invece, succede quando piove.Con le recenti piogge, infatti, ancora una volta la fornitura d’acqua potabile è andata in crisi. Venerdì scorso, tanti nostri concittadini hanno visto hanno visto uscire acqua non limpida dai propri rubinetti prima che la fornitura venisse interrotta. Sabato mattina, a fatica, l’erogazione è ripresa, ma con acqua non potabile. Come mai neppure questa volta i controlli sulla torbidità dell’acqua in uscita dall’impianto Acos hanno interrotto tempestivamente l’erogazione prima che acqua non potabile andasse a riempire chilometri di tubi, giungendo fino alle nostre case?
Se invece ciò che ha reso l’acqua non pulita non è arrivato dall’impianto Acos, ma è entrato dalle falle presenti nei tubi interrati nel nostro sottosuolo (cosa possibile, per “effetto Venturi”, ogni volta che si ferma e poi si riavvia l’erogazione), perché non si provvede a sostituire tubazioni vecchie di decenni, che disperdono più del 20% dell’acqua prelevata da fiumi e sorgenti del nostro territorio?
I soldi per migliorare le cose ci sono, sono i milioni di euro delle nostre bollette di gas ed acqua in particolare quelli depositati nei fondi di accantonamento delle società della “galassia Acos” ai quali, invece, coloro che siedono in Consiglio Comunale, hanno preferito attingere per riempire altre tubazioni, bucate pure queste (e forse peggio): quelle della spesa comunale.
Andrea Scotto, presidente di Avanti Novi
12 ottobre 2014