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Personaggi alessandrini: l’esempio di Don Luigi Orione

Don orione QNasce da famiglia poverissima a Pontecurone. Il padre Vittorio è spaccapietre, necessita di aiuto per cui chiama il figlio al suo fianco. Luigi interrompe gli studi elementari per lavorare

Luigi Orione è battezzato domenica 24 giugno 1872 nella Parrocchia di Santa Maria Assunta, è un bimbo sveglio, gracilino di salute, eppure le sue braccia sono necessarie per aiutare la famiglia fin quando, a quattordici anni compiuti, è accettato fra gli alunni dell’oratorio salesiano di Don Bosco a Voghera,

la sua salute s’incrina quando s’ammala di broncopolmonite, pertanto è costretto a letto. Quand’è ristabilito è accolto a Valdocco, vicino a Torino, dove incontra Don Giovanni Bosco, un dialogo fortunato però è lontano da casa, così entra nel seminario diocesano di Tortona.

I mezzi finanziari della famiglia sono esegui, per non pesare chiede la nomina di custode del Duomo di Tortona, un misero compenso almeno per contribuire alla retta del seminario.

Il suo core batte per i giovani, i suoi coetanei abbandonati, senza una guida, sentimenti attraverso i quali inaugura l’oratorio dedicato a San Luigi, nell’intento di  aprire il collegio dei ragazzi poveri, insomma dare un tetto a chi non ne ha, ma è costretto dopo un anno trasferirsi con i ragazzi nel collegio di Santa Chiara, proprio nel centro di Tortona quindi ordinato sacerdote nell’aprile del 1895.

Il suo progetto educativo si estende alla ricerca di un mestiere per i suoi diseredati, trova per ciascuno un’attività adatta, confidando nella Divina Provvidenza.

La sua opera inizia ad espandersi per la Penisola con al realizzazione di centri per i giovani, asili, la prima azienda agricola aperta a Noto, nei pressi di Roma, apre il Collegio di San Romolo a Sanremo, un altro nella Capitale., intanto pubblica il periodico L’opera della Divina Provvidenza.

Il Vescovo di Tortona, Monsignor Igino Bandi approva il progetto da Don Ligi proposto, la famiglia religiosa, quando nella Città Eterna inizia, per volere del papa Pio X, Giuseppe Sarto (1903 – 1914), l’apostolato nel quartiere Appio, un’anticipazione per l’edificazione della parrocchia dedicata a Ognissanti, quindi assumere l’incarico di vicario generale dell’Arcidiocesi di Messina, in conseguenza del tremendo terremoto.

Tantissime altre sono le opere meritevoli di essere ricordate in un prossimo scritto, tuttavia per Tortona ha consacrato il Santuario della Madonna della Guardia la cui prima pietra è stata posata il 23.10.1926.

Un bel dì parte alla volta di Sanremo, per un periodo di convalescenza in villa Santa Clotilde. Non farà più ritorno.

                                                                            Franco Montaldo


26 ottobre 2014

 

 

 

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