Il teatro civico di Tortona è sottoutilizzato: lo abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo ancora.
La situazione emerge ancor più grave dopo aver appreso che ad Alessandria di spettacoli teatrali ne organizzano ben 23.
La Sala Giovani non è usata da tempo immemorabile (è inagibile? E perché non si provvede a renderla fruibile, allora?) e la sala grande e il foyer con la gestione affidata ai privati sono diventati praticamente inutilizzabili dai tortonesi.
La prova è che per far vedere questo piccolo gioiello teatrale ai (pochi) turisti che vengono a Tortona, il Comune deve addirittura pagare il privato a cui è stata affidata la gestione del teatro.
Cioè uno paga per andare a casa sua! Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse tragica.
Di più: la stagione teatrale a Tortona è formata solo da dieci spettacoli, collocati tutti solo nella giornata di mercoledì che preclude agli appassionati di calcio (e anche di teatro) la visione di uno spettacolo teatrale che talvolta va in concomitanza con le partite di calcio.
A Tortona il teatro, inteso sia struttura che come attività teatrale, sembra una cosa estranea alla città: non ci risulta ci sia una promozione a livello amatoriale, un incentivo per le compagnie locali a partecipare, perché il teatro Civico, cioè l’unico utilizzabile, è stato dato in gestione ai privati, per cui il Comune (a parte la possibilità di utilizzarlo per un determinato numero di serate) non ha voce in capitolo.
Il risultato è che quei pochi attori dilettanti, appassionati di teatro, non hanno la possibilità di coltivare la loro passione, di esibirsi in pubblico facendo crescere culturalmente la città.
Eppure ce ne sono. Non tanti come ad Alessandria, ma ce ne sono e vista la situazione, sono costretti ad emigrare altrove.
Forse Tortona dovrebbe prendere esempio dal Comune di Alessandria che pur senza teatro comunale, inagibile ormai da molti anni, è riuscita a coinvolgere le compagnie teatrali amatoriali che si esibiscono nei vari teatri e raggrupparli sotto un unico cartellone. Ben 23 spettacoli senza il teatro comunale e un’attività teatrale che coinvolge tantissimi giovani che riescono ad esprimersi al meglio e forse avere un futuro di attori, non solo nella loro città, ma anche altrove.
A Tortona il teatro Dellepiane è da completare (ma su questo argomento ritorneremo in futuro con una notizia che ha dell’incredibile), il Mater dei è privato e costa troppo affittarlo, rimane il teatro civico che è di proprietà del Comune. Potrebbe essere usato come laboratorio per sviluppare l’attività teatrale in città con addirittura due sale e un foyer, ma è stato dato in gestione al provato con un contratto che impedisce di avviare un’attività del genere.
Insomma gli spazi ci sarebbero, peccato che il Civico sia stato dato in gestione dalla Giunta–Berutti ad un privato che – in base anche al contratto stipulato – non consenta al Comune di avviare la realizzazione di un progetto più ampio che possa coinvolgere tutta la città.
Che fare allora?
Giriamo la domanda all’attuale Amministrazione comunale, nella speranza che qualcuno ci risponda.
Angelo Bottiroli
5 ottobre 2014