gatto - QEgregio Direttore,

seguo sempre con molta attenzione i resoconti riguardanti gli interessanti e provvidenziali interventi delle Guardie Zoofile di Acqui Terme.

Però, nel caso delle rimostranze riguardo l’esposizione felina, dopo essere stata negli anni indietro sia allevatore che espositore, ed avendo partecipato anche in expo organizzate proprio dalla Associazione contestata dalle Guardie zoofile, posso (e devo) fare, con cognizione di causa, alcune precisazioni:

 

1        La partecipazione alle esposizioni feline è aperta anche ai gatti non appartenenti a specifiche razze, nella categoria “gatti di casa”, proprio perché l’expo è anche luogo dove i giudici premiano la salute ed il benessere del gatto, indipendentemente dalla razza.

2        I gatti di allevamento non passano la propria triste vita in gabbia; come membro del Comitato Allevatori della AFL (Associazione Felina Lombarda, a cui appartenevo quando ero in attività) posso testimoniare che la nostra azione di educazione al benessere animale e di controllo tra i soci allevatori era stretta e costante. Non erano tollerate gabbie in cui fare vivere in via continuativa gli animali. Un caso a parte era rappresentato dalla gabbia utilizzata in via d’emergenza per gatti convalescenti, esattamente come viene utilizzata nelle cliniche veterinarie per la degenza degli animali ospiti.

3         Non si tratta di animali da circo, utilizzati per “fare cassa” dagli organizzatori, ma di concorsi di bellezza, a cui si iscrivono gli allevatori appartenenti all’associazione, esattamente come accade per i cani. La necessità di ricoverare i gatti nelle gabbie durante lo stretto tempo della esposizione è dovuto a ragioni di sicurezza ed ai pericoli di fuga dell’animale spaventato.

4        I gatti, al termine delle ore di esposizione, tornano in albergo assieme al proprietario (e l’organizzazione solitamente si convenziona proprio con hotel che accettano gli animali!) e non sono lasciati nelle gabbie.

5        Conosco personalmente la Signora Vittoria Duchi (organizzatrice), ed ho personalmente esposto più volte a Roma in occasione delle sue expo feline. Sono ricordi datati indietro nel tempo di 16-18 anni, ma sempre gradevoli, proprio per la grande attenzione rivolta in primo luogo al confort ed al benessere degli ospiti a 4 zampe (ed ovviamente, anche agli accompagnatori umani!)

6        All’ingresso in esposizione, i gatti vengono sottoposti a visita veterinaria,  al controllo di regolarità del libretto sanitario di vaccinazione, e durante l’expo sono giudicati da giudici internazionali altamente qualificati, preparati e che, sopra ogni cosa, sono amanti dei gatti!

 

Concludo con una considerazione: a volte, si critica più per partito preso, che sulla base di una effettiva conoscenza della situazione. E questo non è né bello da leggersi, né corretto, verso chi dedica tempo (molto) e risorse (ancora di più) a crescere in salute e nel benessere i propri gatti. Io, che ho vissuto da allevatore e da espositore, e che ancora oggi ho con me i pronipoti di quelli che sono stati i miei gatti Gran Campioni d’Europa, ne so per vissuto, e non per ipotesi.

Cordialmente.

 Annamaria Agosti


6 ottobre 2014