Caro Sindaco
leggo con interesse il suo Appello in cui esprime la Sua attenzione alla situazione dell’Ospedale cittadino che e’ una risorsa sia sanitaria che economica primaria di Tortona.
La lettera e’ lunga e molto dettagliata per quel che e’ stato fatto negli anni passati, ma e’ ma non è chiaro cioò che Lei in prima persona vuole fare per il futuro.
Da buon amministratore, sa che una struttura si regge in piedi se produce, sia questa un’industria o un’Ospedale.
Se ora rimpiangiamo e ci indigniamo per la chiusura del punto nascite, quanti di noi facevano lo stesso negli ultimi 15-20 anni quando tantissimi bambini tortonesi nascevano lontani da Tortona (Voghera, Pavia, Milano, …) ?
Sono numeri nudi e crudi che Lei conosce benissimo (basta un’indagine banale all’anagrafe) e che sono impietosi verso la nostra struttura cittadina che si e’ dimostrata inadeguata per qualita’ a svolgere la sua missione.
E Lei sa bene (come tutti gli aspiranti genitori che espatriavano) che questo era dovuto ad una cattiva scelta del personale che, nonostante ottima strumentazione, garantiva scarse prestazioni e quindi obbligava noi (anche il sottoscritto) aspiranti genitori tortonesi ad ‘espatriare’.
Chi sceglieva il personale dirigente dei reparti ? Questo deve chiedersi.
Lei che conosce bene i meccanismi della politica, sa bene che la politica ne era coinvolta e non ha agito al meglio.
E i risultati della cattiva gestione della politica di allora si vedono nella chiusura del punto nascite di oggi.
Se lei fosse dall’altra parte della barricata, e cioe’ all’ASL con i numeri di bambini tortonesi nati a Tortona (pochi) e fuori (tanti), non potrebbe che decidere di chiudere un punto nascite che nonostante le ottime strumentazioni, non ‘produce’.
Lei che ha parlato con l’ASL (come lo ha fatto il sottoscritto), sa bene che questi sono i criteri di scelta. E che sono criteri ragionevoli.
A noi tortonesi hanno permesso di gestire l’Ospedale, l’abbiamo gestito male, ed ora giustamente ce lo tolgono !!!
E Lei sa altrettanto bene che una manifestazione davanti all’Ospedale con tutti i Sindaci non cambia assolutamente quei numeri impietosi.
Mi rendo conto che quei numeri non sono di Sua responsabilita’ e quindi sia difficile per Lei contrastarli.
Quello che pero’ mi sento di suggerirLe (in qualita’ di cittadino tortonese) e’ di impegnarsi perche’ quei numeri non peggiorino. E questo sta sicuramente nei suoi poteri.
Siamo sicuri cioe’ che ora tutti i reparti ancora operativi lavorino al meglio ?
Ha fatto questa indagine ?
Io purtroppo ho toccato con mano la situazione di un reparto che fino a qualche anno fa era guidato in maniera eccellente.
Andando in Pensione chi e’ stato grandemente apprezzato in citta’, il reparto e’ stato assegnato secondo logiche politiche a chi ora lo guida guardando piu’ il Codice Civile che il Codice di Eustachio.
E cio’ comporta che chi si presenti in Ospedale con una situazione appena critica, venga immediatamente spedito ad altri ospedali.
Eppure in quel reparto ci sono ottime professionalita’ che potrebbero svolgere la loro attivita’ molto meglio di come la svolgono ora. ma vengono frustrate dalla direzione del Reparto. E anche negli altri Reparti c’e’ commiserazione per la situazione che si e’ venuta a creare. Sono situazioni che sono facilmente verificabili,
Cosi’ facendo il Reparto e’ diventato una stazione di Ambulanze di sola partenza. Ora Lei da bravo amministratore che vedesse un ingente numero di trasporti in altri ospedali, se non sempre nello stesso ospedale, continuerebbe a tenere aperto un Reparto a Tortona ?
La invito quindi a cercare di salvare l’Ospedale non solo intervendo all’esterno (ASL, Regione, etc…. ) ma anche all’interno in modo da mettere in ordine i numeri di produttivita’ del nostro Ospedale.
Sono scelte dure, pesanti, antipatiche, ma il lavoro del Sindaco (che Lei ha voluto fortissimamente) richiede il piu’ delle volte scelte antipatiche che Lei da Buon Sindaco deve fare.
Siamo stufi di avere certi Primari con i santi in Paradiso e altrove.
Buon lavoro
Lettera firmata
6 ottobre 2014