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Le ferite ambientali dove nasce lo Scrivia

Seguo con particolare apprensione l’evolversi della drammatica situazione che si sta verificando nella mia città natale Genova, e nei luoghi circostanti.

In particolare vedo con immenso dispiacere le immagini riferite alla zona di Montoggio, in cui nasce lo Scrivia, fiume che attraversa il confine regionale e prosegue il suo corso in territorio piemontese.

Proprio questa circostanza dovrebbe essere lo spunto per avviare una riflessione su come sia doveroso e necessario impiegare i fondi pubblici per prevenire il dissesto idrogeologico, anche avviando collaborazioni fra enti che amministrano territori confinanti. Al contrario, pare che le forze si uniscano solo per progettare e dare esecuzione ai lavori per grandi opere inutili e dannose, come il Tav ed il Terzo Valico, che, con le nuove ferite che sta infliggendo al territorio, si configura come un’azione in direzione esattamente opposta e contraria.

Allo stesso tempo la notizia del deragliamento del treno Genova – Torino dovrebbe far riflettere come sia prioritario investire sulle infrastrutture esistenti piuttosto che crearne di nuove e costose come il Tav in Valle di Susa.

Voglio esprimere la mia reale vicinanza alla popolazione colpita da questa tragedia insieme all’invito agli amministratori piemontesi e liguri affinché i progetti comuni siano mirati alla salvaguardia del territorio.

Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte


10 ottobre 2014

Il torrente Scrivia subito dopo il passaggio della piena – Foto Dario Ferrari

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