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La Regione sospende i lavori all’ospedale, Bardone chiama alla mobilitazione anche i sindaci

bardone - I“Fate delle delibere di Giunta e se non potete anche solo una dichiarazione scritta a sostegno dell’ospedale, ma fate qualcosa ed mandatemelo al più presto, affinché io possa girare tutto alla Regione e far sentire la nostra voce.” Così si è rivolto il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, ai 30 sindaci  dei Comuni presenti giovedì sera ad una riunione che rigaurdava la Protezione Civile e che  il primo cittadino di Tortona ha sfruttato per chiamare alla mobilitazione tutti i coleghi del circondario.

Dopo l’appello lanciato ai cittadini nella giornata di giovedì, quindi, il Sindaco di Tortona ha deciso di coinvolgere tutti avviando una mobilitazione di massa perché ci sono pericolosi segnali che stanno avviando l’ospedale di Tortona verso una situazione davvero critica.

“I lavori di ristrutturazione del Dipartimento Emergenza Accettazione dell’ospedale,  in corso d’opera – dice il sindaco di Tortona –  hanno subito una  sospensione momentanea per completamento iter autorizzativo da parte della regione Piemonte in relazione alla perizia di variante per la modifica di consistenza dell’area inizialmente prevista. I ritardi nel completamento dei lavori del DEA non vorrei che fossero propedeutici ad un suo depotenziamento a vantaggio ancora una volta di qualche struttura vicina. Le esperienze di questi anni mi insegnano a dover prendere in considerazione ogni minimo segnale, se così fosse saremmo arrivati al termine di un disegno atto a far collassare la struttura.”

Sulla base di questa considerazione Bardone ha invitato tutti alla mobilitazione: “Dobbiamo fare assolutamente qualcosa – ha detto ai sindaci presenti – e tenere presente quanto accaduto all’ospedale di Ovada che avrebbe dovuto essere fortemente ridimensionato, ma invece, grazie alla mobilitazione di un Comitato guidato da un frate, non solo il reparto di fisioterapia che avrebbe dovuto chiudere è rimasto, ma addirittura gli hanno assegnato posto che sarebbero dovuti venire a Tortona e adesso quello sembra uno dei reparti migliori della provincia e l’ospedale è intoccabile. Dobbiamo agire, muoverci, far sentire la nostra voce in Regione e se non sono sufficienti gli atti avviare una mobilitazione di massa.”

Bardone ha chiesto ai sindaci la più ampia collaborazione ma soprattutto ha chiesto di lavorare insieme ed uniti a difesa dell’ospedale perché solo così – forse – si potrebbe impedire un forte ridimensionamento e, a quel punto,  la conseguente, inevitabile chiusura.

3 ottobre 2014

 

 

 

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