L’equipaggio dell’Arma nel corso del servizio di perlustrazione, incrociava in corso La Marmora una Mercedes di grossa cilindrata con targa francese e quattro persone a bordo che si muoveva in direzione di piazza Garibaldi.
La pattuglia invertiva la marcia e l’auto sospetta, vista la manovra dei Carabinieri, accelerava improvvisamente entrando in via Faà di Bruno in contromano e ad alta velocità. Poi l’auto imboccava via Lodi e successivamente via Cavour sempre in contromano e ad alta velocità. Ovviamente la gazzella tallonava i fuggitivi e chiedeva l’ausilio di altro equipaggio. Intanto, l’auto dei fuggitivi in corso Cento Cannoni frenava bruscamente e i due uomini seduti davanti scappavano a piedi verso via XXIV Maggio, mentre i due soggetti che occupavano il sedile posteriore venivano bloccati immediatamente, pur avendo opposto resistenza perché cercavano di divincolarsi per scappare. Venivano perquisiti e nelle tasche venivano rinvenuti due coltelli e delle pile a led. I due erano sporchi di terra e fango sulle scarpe e sui pantaloni, cosa che faceva presumere che avessero già commesso un furto.
Veniva così perquisita l’auto e venivano rinvenuti una pinza, due seghetti e una scatola di guanti in lattice, tutti strumenti utilizzati normalmente per commettere furti. Considerata la condotta di guida tenuta per scappare assolutamente pericolosa per gli altri utenti della strada e considerato che hanno tentato di divincolarsi per scappare, venivano entrambi indagati per resistenza pubblico ufficiale. Venivano anche denunciati per i coltelli e per gli oggetti da scasso detenuti addosso e in auto, tutto materiale sottoposto a sequestro. Veniva anche sequestrata l’auto sulla quale si stanno svolgendo gli accertamenti e i rilievi di rito e, infatti, sono già in fase di identificazione i due occupanti del mezzo che sono scappati a piedi. Nei confronti del proprietario dell’auto verranno elevate sanzioni al Codice della strada per le gravissime e numerose infrazioni commesse, cosa che comporterà l’obbligo di immediato pagamento perché auto con targa straniera.
Dalla dinamica dei fatti è verosimile che la professionalità dei militari di pattuglia ha permesso di intercettare un gruppo di persone, dedite a reati contro il patrimonio, poco dopo avere commesso un furto e immediatamente prima di commetterne un altro.
25 ottobre 2014