Le bancarelle quindi sembrano contribuire a fare la differenza ed è proprio qui che “cade l’asino” o meglio arrivano le proteste di alcuni commercianti di via Emilia nord che lamentano scarsa attenzione del Comune che privilegia sempre l’altra parte della via Emilia, già tradizionalmente più ricca e appetibile rispetto a questa dove ci sono molti negozi chiusi e il commercio è allo stremo.
L’accusa che viene rivolta al Comune di Tortona è disarmante nella sua semplicità: perché quando si organizzano manifestazioni di qualsiasi genere compresa la presenza di bancarelle viene sempre privilegiata via Emilia sud?
“Paesi e sapori – dicono – è l’ennesimo esempio. Perché non si è fatto come Cantarà e Catanaj che le bancarelle erano equamente dislocate lungo tutto l’asse della via Emilia? Erano poche? Si faccia una manifestazione di qui e una di là. Siamo penalizzati e si vede anche dai numerosi negozi con le serrande abbassate.”
Il rilievo non è di poco conto, anche perché se si vuole favorire lo shopping ed incentivare l’afflusso di pubblico verso palazzo Guidobono dove vengono organizzate le manifestazioni culturali (peraltro scarsamente pubblicizzate – aggiungono i commercianti) la valorizzazione di tutta la via Emilia è determinante.
Invece questo non avviene e, secondo i commercianti e anche molti cittadini, si continua a privilegiare la parte su d della via Emilia.
Perché?
Di chi è la colpa? Dell’assessore appena arrivato, dei funzionari comunali che non avrebbero sufficiente attenzione verso questa zona di Tortona oppure di qualche fattore esterno?
Non spetta certamente a noi individuarne le cause: come organo di informazione noi riportiamo i problemi e le proteste nella speranza che il sindaco Gianluca Bardone possa porvi al più presto rimedio.
19 ottobre 2014